Sabato scorso la Regione Emilia Romagna ha stoppato l’applicazione dei ticket sulla sanità.
Con la manovra finanziaria del ministro Tremonti i pazienti dovevano pagare già da oggi 10 euro per esami e visite specialistiche e 25 euro per i codici bianchi al pronto soccorso.
La Regione subirebbe quindi un taglio dei trasferimenti statali per 30 milioni di euro nel 2011 e 60 milioni nel 2012.
L’amministrazione regionale sta cercando alternative per ridurre il peso indiscriminato della manovra su famiglie e cittadini senza trascurare il rischio di mettere fuori mercato il servizio pubblico rispetto a quello privato.
Il segretario generale della Cgil Graziano Urbinati interviene: “E’ stata una scelta giusta, che ci aspettavamo e che è puntualmente arrivata. Questi provvedimenti del ministero non mettono sicuramente ordine nei conti pubblici perchè questa manovra non produrrà crescita bensì creerà difficoltà al mercato del lavoro”.
Entro settembre la Regione deve trovare qualche alternativa per far fronte ai tagli mentre i sindacati si mobiliteranno per tutelare i lavoratori e i pensionati.
Fonte: (corsivo) “Il Corriere di Romagna”