Rimini. La versione di Manuela: «Pierina voleva prendere un detective. E Louis aveva paura»

Rimini. La versione di Manuela: «Pierina voleva prendere un detective. E Louis aveva paura»

RASSEGNA STAMPA

Louis Dassilva temeva Pierina, o meglio, il fatto che la 78enne potesse assumere un investigatore privato per scoprire con chi la nuora intrattenesse una relazione extraconiugale. Il particolare sarebbe emerso ieri, nel corso della terza parte dell’incidente probatorio di Manuela Bianchi, davanti al giudice per le indagini preliminari, Vinicio Cantarini. Manuela Bianchi, assistita dall’avvocata Nunzia Barzan e con il supporto tecnico di Davide Barzan, si è sottoposta per il terzo giorno consecutivo al fuoco di fila delle domande del gip, del pm Daniele Paci e dei consulenti delle parti. La donna, che il 4 ottobre 2023 ha ritrovato il corpo senza vita di Pierina Paganelli, avrebbe fornito nuovi dettagli a carico del 35enne senegalese. Dassilva, difeso dagli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, ha sempre respinto le accuse, sminuendo la relazione avuta con la nuora della vittima. Le dichiarazioni di Manuela avrebbero dunque fatto emergere l’inquietudine di Louis Dassilva nei confronti di Pierina, la quale, secondo quanto riferito dalla nuora, aveva già fatto ricorso a un investigatore privato in passato, prima della separazione del figlio (…)

Articolo tratto da Resto del Carlino

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