L’informazione di San Marino: La “Voce di Romagna”, all’asta il nome della testata che era in pegno a Carim
RIMINI. Si arricchisce di un nuovo capitolo
la querelle che vede protagonista
il giornale riminese “La
Voce di Romagna”.
Dopo la vicenda giudiziaria dei
mesi scorsi che ha investito il
suo fondatore, Gianni Celli, indagato
dalla Procura di Rimini
per truffa ai danni dello Stato (è
accusato di aver riversato in altre
sue società i contributi pubblici
per l’editoria percepiti dallo Stato
italiano, che sarebbero dovuti
andare al quotidiano) ecco un
nuovo caso.
La testata “La Voce di Romagna”,
di proprietà della società
cooperativa “La mia terra” e
attualmente in pegno alla Banca
Carim, va all’asta. Il bando è stato
pubblicato, ieri, sull’edizione
riminese del Resto del Carlino. (…)
la querelle che vede protagonista
il giornale riminese “La
Voce di Romagna”.
Dopo la vicenda giudiziaria dei
mesi scorsi che ha investito il
suo fondatore, Gianni Celli, indagato
dalla Procura di Rimini
per truffa ai danni dello Stato (è
accusato di aver riversato in altre
sue società i contributi pubblici
per l’editoria percepiti dallo Stato
italiano, che sarebbero dovuti
andare al quotidiano) ecco un
nuovo caso.
La testata “La Voce di Romagna”,
di proprietà della società
cooperativa “La mia terra” e
attualmente in pegno alla Banca
Carim, va all’asta. Il bando è stato
pubblicato, ieri, sull’edizione
riminese del Resto del Carlino. (…)