Acque sempre agitate in Comune a Rimini.
Uno dei due assessori licenziati di recente dal sindaco Alberto
Ravaioli, perche’ ritenuti vicini alle posizioni dei dissidenti
di Sinistra Ecologia Liberta’, sembra voler vendere cara la
pelle.
Mentre l’ex assessore all’Ambiente Andrea Zanzini ha fatto
perdere le proprie tracce, Vittorio Buldrini si dice infatti
pronto a dare battaglia a suon di carte bollate: “Sto pensando ad
un ricorso al Tar, specie se ci sara’ un nuovo assessore a 6-7
mesi dalla fine della legislatura”, scrive su Facebook l’ex
assessore di Rifondazione.
Insomma, se Ravaioli, come pare,
cedera’ alle pressioni del per far entrare in Giunta Roberto
Urbinati o chi per lui, Buldrini bussera’ alle porte dei
tribunali amministrativi contro la decisione del sindaco: “Con un
nuovo assessore a pochi mesi dalla fine del mandato lo ‘scambio
di voti’ tra Pd e Prc sarebbe smascherato a tutti gli effetti”,
attacca l’ex titolare delle Risorse umane.
Buldrini si sta affidando a un team legale bolognese
(Urbinati, a sua volta avvocato, lo segue su altre partite) che
gli avrebbe segnalato maggiori possibilita’ di successo proprio
nel caso le sue ex deleghe, al momento in mano a Ravaioli,
venissero cedute a un sostituto.
Ma cosa viene contestato al
sindaco? “Nella notifica che mi ha inviato sostiene che io finora
avrei remato contro. Ma quando mai, basti pensare che una
settimana prima della mia dipartita non ho contestato, seppur a
malincuore, l’avanzamento professionale di otto dirigenti”,
rileva Buldrini. L’ex Prc guarda al futuro: “Lavoriamo per una
lista civica di sinistra in vista delle comunali.
L’obiettivo e’
ottenere anche solo un consigliere per controbattere ai due
blocchi. Ormai, centrosinistra e centrodestra sono uguali e
mirano solo- conclude Buldrini- a conservare il potere”.