(da “Il Resto del Carlino”) Il fallito attentato al Paz del 25 settembre 2007 fu un atto di matrice terroristica con finalità eversive.
Lo ha stabilito ieri la Corte d’Appello di Bologna accogliendo la tesi del pm Elisabetta Melotti che aveva impugnato la sentenza di primo grado, così come aveva fatto l’avvocato Maurizio Ghinelli per conto del Comune di Rimini.
Il reato è diventato ora di tentato incendio.
Di conseguenza, le pene sono diventate più pesanti: Bonetti e Morobianco sono stati condannati a 2 anni e 5 mesi ciascuno; Ottaviani e Conti a 2 anni e 3 mesi ciascuno; Donati, Consoli, Severini e Fabbretti un anno e 10 mesi per ciascuno di loro.
I colpevoli del misfatto dovranno risarcire il Comune di 10mila euro, il custode di 5mila euro e l’associazione No Border di 2mila euro.