(foto di repertorio)
Marco Travaglio questa sera a Mobycult con il suo ultimo libro, ‘Slurp’– Lecchini, cortigiani e penne alla bava al servizio dei potenti che ci hanno rovinati” (Ed. Chiarelettere).
Inizia con le “cannonate” di Marco Travaglio l’ultima settimana di MobyCult, la rassegna di incontri con i libri e gli autori che quest’anno ha toccato il traguardo delle venticinque edizioni. Lunedì 24 agosto, infatti, il direttore de Il Fatto Quotidiano sarà ospite del salotto letterario a Castel Sismondo, a Rimini, a partire dalle ore 21,30, per parlare del suo ultimo libro, “Slurp – Lecchini, cortigiani e penne alla bava al servizio dei potenti che ci hanno rovinati” (Ed. Chiarelettere). Un titolo e un sottotitolo espliciti al punto giusto per capire verso chi questa volta rivolga la propria penna puntuta Marco Travaglio: la “casta” dei giornalisti e opinionisti di varia natura divisa nel libro in “Lecca-politici”, “Lecca-padroni”, con un capitolo finale dedicato agli “Oscar Leccatori”.
Del libro già si annuncia un prequel, come “nella saga di Guerre – anzi di Lingue – stellari” dedicato alla “storia delle lingue italiane dagli anni del fascismo a quelli della Prima Repubblica”, mentre in “Slurp” l’attenzione è tutta rivolta alla Seconda Repubblica. Dall’ “Era” Berlusconi, a Prodi, Dini, Monti, fino ad arrivare all’Era Renzista, il campionario di quello che l’autore definisce il “leccaculismo” nostrano è vario. E la penna di Travaglio colpisce a destra, a sinistra, al centro, smascherando “un esercito di adulatori in servizio permanente effettivo”. Leggi il comunicato mobycult