Nuovo Quotidiano di Rimini: Il costo ordinario è di 450 euro per i nidi e di 233 per le scuole dell’infanzia, quello ridotto di 113,80 e 88 /
Mense, tariffe agevolate ma non per tutti /
Vengono escluse dal beneficio le famiglie che risiedono in città da meno di due anni. Il consigliere Pazzaglia (Sel): “Ingiusto, regola da rivedere”. La vicesindaco Lisi difende la scelta
RIMINI. Da quest’anno l’accesso alle tariffe agevolate per il servizio mensa negli asili pubblici è riservato a chi risiede in territorio comunale da almeno due anni. Il consigliere di SEL Fabio Pazzaglia parla di “incoerenza” e di “discriminazione”, mentre il vicesindaco con delega alla Scuola Gloria Lisi difende la decisione, dicendo che non ci sarà nessun passo indietro dell’amministrazione, al contrario di quanto era avvenuto in un caso analogo, quello dell’accesso agli alloggi Erp (edilizia pubblica).
La norma sulle mense, introdotta con una circolare del 30 agosto, prevede che per le famiglie con un Isee inferiore a 43.900 euro scatti l’agevolazione, ripartita in otto diverse fasce tariffarie a seconda del coefficiente Isee. Tuttavia lo sconto non viene applicato a chi non risiede nel comune di Rimini da almeno due anni, rischiando di lasciare fuori chi si è trasferito da poco, in particolare famiglie di immigrati giunti da poco nel riminese; la tariffa ordinaria è di ben 450 euro mensili per i nidi e di 233 euro per le scuole d’infanzia (le tariffe agevolate per le fasce più basse sono rispettivamente di 113,80 e 88 euro). (…)
