Rimini: nella nuova questura, le anatre

Rimini: nella nuova questura, le anatre

Manuel Spadazzi di Il Resto del Carlino Rimini: Viaggio nello stabile in rovina/
Nella nuova questura nuotano le anatre /
L’appartamento costruito per il questore è diventata la casa di un clandestino

 Rimini. Sembra  un tour guidato nell’Acropoli di Atene, tra le rovine di Pompei o nel centro di Beirut dopo un raid aereo. Solo macerie nei meandri spaventosi della nuova e fatiscente questura di via Bassi. Uno scempio che ricorda un bombardamento o un terremoto. «Guardi, questo l’hanno fatto stanotte», sbotta Guerrino Mosconi mostrando l’ingresso forzato della maxi-centrale elettrica, col rame di montagne di cavi elettrici rubato. Il commercialista è dal 7 gennaio liquidatore della proprietà, la società Dama di Gianfranco Damerini. «Il mio obiettivo dice era evitare il fallimento, ma ho solo porte sbattute in faccia; credo che a giorni alzerò bandiera bianca». Entriamo nell’area – 29mila metri quadri, 19.500 dei quali di uffici e servizi, 10mila di alloggi con 96 stanze doppie con bagno, più gli appartamenti destinati ai dirigenti – e ci troviamo davanti quella che è diventata la piscina olimpica’ di Rimini. L’esterno lato sud è un enorme puzzolente stagno, profondità media sui 70 centimetri, brodo di coltura di moscerini e zanzare, con rane, girini e anatre che nuotano allegramente. «Avevo chiesto al Comune un aiuto per un contatore provvisorio insiste Mosconi così da attivare le pompe e togliere l’acqua. Non l’hanno dato». Entriamo nei palazzi. Vetri blindati sfondati, soffitti divelti, calcinacci, mattoni, macerie, scritte oscene, tubi, infissi smontati, porte fatte a pezzi, grate sollevate, idranti svuotati sui pavimenti in parquet, quadri elettrici distrutti. Lo squallore e il degrado sono impressionanti. (…)

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