RASSEGNA STAMPA – Roberta Bruzzone punta il dito sulla nuora della vittima, Manuela Bianchi: «Ci sono molti elementi di perplessità su quella telefonata fatta dalla donna al momento del ritrovamento del cadavere nel garage»
Per gli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore Daniele Paci, esiste al momento una sola ipotesi investigativa: Pierina Paganelli, 78 anni, è stata uccisa dal vicino di casa senegalese Louis Dassilva, con 29 coltellate inflitte nel garage seminterrato di via Del Ciclamino, la sera del 3 ottobre 2023. Per questo motivo Dassilva si trova in carcere, in quanto unico indagato per l’omicidio, dal 16 luglio scorso. Nessun altro, secondo gli investigatori, sarebbe coinvolto nel delitto. Dell’innocenza di Dassilva è però fermamente convinta la nota criminologa Roberta Bruzzone, che è anche consulente per la difesa del 34enne senegalese, al fianco dell’avvocato Riario Fabbri. Il 9 settembre l’ordinanza di custodia cautelare in carcere di Dassilva sarà discussa davanti al tribunale del Riesame di Bologna. Secondo Bruzzone, di elementi che dimostrano che Louis non è colpevole «ce ne sono in abbondanza, diciamo che sarà un vero e proprio trattato più che un riesame» ha dichiarato la criminologa in una lunga intervista a Mowmag.com. «Gli elementi che a nostro modo di vedere possono essere messi in discussione sono una quantità industriale» aggiunge. Per il pool difensivo il raggio d’azione degli inquirenti potrebbe non essere destinato a rimanere focalizzato esclusivamente su Dassilva, ma ampliarsi ulteriormente coinvolgendo nuovi, possibili indiziati (…)
Articolo tratto da Resto del Carlino