Enrico Chiavegatti – Corriere Romagna: La famiglia strappata alla morte da un bagnante e due marinai di salvataggio: uno dei piccoli è andato in arresto cardiaco ed è stato rianimato. Intervento dell’elicottero / Risucchiati in mare: bimbi e papà salvati / Uomo di 49 anni si tuffa per aiutare i figli di 7 e 10 anni che stanno annegando ma non sa nuotare
RIMINI. Stavano giocando attorno ad una scogliera della Barafonda, quando hanno deciso di andare a vedere cosa c’era dietro. Purtroppo per loro, però, l’acqua è più profonda. Così, all’improvviso, sotto ai piedi non hanno più la sabbia ed inizia il dramma per due fratelli marocchini di 7 e 10 anni, che non sanno nuotare e vanno inevitabilmente subito nel panico. In loro aiuto si lancia il papà, che a sua volta non ha confidenza con l’acqua. I tre si abbracciano uno all’altro, vanno in affanno, e rischiano di annegare uno dopo l’altro. È questo il primo tempo di un film girato in una giornata che in tanti difficilmente potranno dimenticare. La famigliola nordafricana trapiantata a Rimini è stata strappata alla morte da Federico Sberlati, riminese con brevetto di salvataggio in tasca che con la moglie e figlia si stava godendo la prima vera domenica di sole. Assieme a lui sono intervenuti due salvataggi che la loro pausa pranzo la stavano trascorrendo sotto un ombrellone. Il terzetto di angeli del mare, infatti, è riuscito a salvare i bambini e il papà di 49 anni. Non solo: uno dei ragazzini era andato in arresto cardiaco ed è stato riportato alla vita grazie alla rianimazione cardiopolmonare. (…)