Nuovo Quotidiano di Rimini: Ieri è stato sentito un ispettore del lavoro. L’impalcatura dove si trovava l’operaio si aprì improvvisamente e lui precipitò per otto metri / Da 5 anni paralizzato per un infortunio sul lavoro / Ex muratore tunisino si è presentato sulla sedia a rotelle al processo dove è parte civile
RIMINI – Da cinque anni sulla sedia a rotelle. Da quel maledetto 12 luglio 2009 quando cadde da un’impalcatura e si ferì in modo molto grave. E, ieri mattina, l’ex muratore, un tunisino 57enne, si è presentato in tribunale per presenziare all’udienza del processo contro l’impresa edile titolare dei lavori, contro la ditta che montò il ponteggio, difesa dall’avvocato Roberto Brancaleoni, e contro il direttore dei lavori, difeso dall’avvocato Giovanna Ollà. E in cui lui figura come parte civile. Nel corso del dibattimento è stato sentito l’ispettore del lavoro che nel febbraio del 2009 effettuò un sopralluogo al cantiere di Santa Maria in Cerreto dove era in corso la ristrutturazione di un casale inserito in una splendida tenuta. L’impiegato ha ribaditoquanto detto all’epoca dei fatti e cioè che furono riscontrate alcune irregolarità (nel febbraio di quel 2009), ma che in un successivo controllo (del maggio) quelle irregolarità erano state rimosse. Tutto in regola, dunque, ma dopo un paiso di mesi (nel luglio) accadde l’irreparabile: l’impalcatura su cui stava lavorando il muratore tunisino, improvvisamente, si aprì sotto di lui facendolo precipitare per almeno otto metri e causandogli, così, un’invalidità permanente. Di chi la colpa? Di chi le responsabilità di quel drammatico incidente sul lavoro? (…)
