Corriere Romagna: Quattro mammiferi sequestrati e trasferiti all’acquario di Genova. Dopo le polemiche e le accuse si lavora a una soluzione “temporanea” /
Delfinario, corsa contro il tempo /
Giovedì faccia a faccia con il Comune. Si studia una soluzione per metterlo in regola
RIMINI. Dopo le accuse, i messaggi lanciati tramite web e stampa, giovedì è il giorno del faccia a faccia fra Comune e il Delfinario. Al di là della vicenda giudiziaria che segue il suo corso, si sta lavorando a una soluzione normativa che consenta alla struttura di mettersi in regola.
Il fatto. Lo sanno ormai tutti. Il Delfinario è finito al centro di un’azione giudiziaria per maltrattamento e nei giorni scorsi quattro delfini sono stati sequestrati dalla Forestale e portati all’Acquario di Genova. L’operazione disposta dalla Procura ha destato clamore in città, il web si è diviso fra innocentisti e colpevolisti. (…) Delfinario. Monica Fornari è una delle titolari del Delfinario, sta vivendo giornate piene di tensione e non ha dedicato parole tenere all’amministrazione, colpevole dal suo punto di vista di non dare seguito ai progetti di adeguamento. «Il primo risale al 1993 – spiega – l’ha presentato mio padre, 8 anni prima che uscisse la legge che impone le due vasche».
Va all’incontro con il sindaco, per restare a Rimini o pensa ad altro? «Voglio restare, sono riminese, sono certa che Rimini mi vuole bene. Spero sia stata solo una brutta esperienza».
Palazzo Garampi. Da un paio di giorni in Comune stanno studiando le carte e da venerdì mattina l’assessore al demanio Roberto Biagini e gli uffici lavorano alla preparazione di una istruttoria ad hoc. Obiettivo: capire quale soluzione tecnica e normativa adottare per riuscire a realizzare le vasche che servono al Delfinario per ottenere l’abilitazione. Un percorso – è stato ribadito ancora una volta ieri sera dal sindaco – che è tutt’altro rispetto alle accuse di maltrattamento.
