Il 47enne di Senigallia, già sorvegliato speciale, ospite in una comunità di recupero in provincia di Rimini
ENRICO CHIAVEGATTI. Ossessionato dalla ex cui ha reso la vita un inferno non solo metaforicamente avendo incendiato la sua e l’auto di alcuni parenti stretti, appena ha avuto uno smartphone tra le mani, ha ricominciato a perseguitarla. Per questo personale della Squadra mobile di Rimini di supporto ai colleghi della Mobile di Ancona e del commissariato di Senigallia, lo ha raggiunto nella comunità dove il Tribunale di Ancona gli stava permettendo di scontare la condanna, gli ha messo le manette ai polsi è lo ha trasferito ai Casetti: i giudici del capoluogo dorico hanno infatti deciso che per il 47enne senigalliese accusato di atti persecutori aggravati nei confronti di una giovane concittadina, il carcere è il solo posto dove può alloggiare. (…)
Articolo tratto dal Corriere Romagna