Nuovo Quotidiano di Rimini: Oggi in commissione le richieste di variante per il progetto di Santa Giustina (114 appartamenti) e delle Celle / I Piani alla prova dei fatti / La maggioranza chiamata ad
esprimersi sulla politica urbanistica / Astolfi: “I diritti acquisiti non si toccano”. I privati sono sul piede di guerra
RIMINI. La maggioranza alla prova dei fatti sui piani particolareggiati. Quelli ereditati dal vecchio Piano regolatore e a cui una norma transitoria del nuovo Psc permette di continuare a beneficiare delle
vecchie norme. Oggi la terza commissione consigliare dovrà esprimersi su due piani: quello di Santa Giustina (ottomila metri quadri di edificabile, per un totale di 114 appartamenti) e quello delle Celle
(cinquemila metri quadri di uffici). Le due delibere riguardano entrambe richieste di variante al prg, in un caso chiedendo una diversa distribuzione delle cubature (un piano in più), nell’altro il passaggio
da ingrosso a semplice commerciale. Ma non pare questo il punto. Il punto vero è che fare di questi e degli altri piani ereditati dalla passata legislatura (una ventina). In virtù di norme transitorie
previste dal Psc quei piani dovrebbero poter andare avanti con le vecchie norme. Il sindaco Andrea Gnassi vorrebbe invece fare rientrare anche i vecchi piani nelle nuove norme del Psc, e quindi
alleggerire il carico edificatorio. Un “attentato” ai diritti acquisiti, secondo alcuni, che rischierebbe anche di far pagare di tasca propria le scelte fatte dai consiglieri, in caso di bocciatura, come già
accaduto in passato. (…) Tutto ciò mentre nel frattempo i proprietari del progetto di Santa Giustina hanno già affidato l’incarico a uno studio legale di Rimini per diffidare il Comune e quindi, se non
cambia nulla entro trenta giorni, chiedere la nomina di un commissario ad acta per l’attuazione del piano. Un comportamento che potrebbe venire seguito anche dai titolari del piano delle Celle, ma
anche di quello dell’ex Corial e di Secchiano.
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