Rimini. Piva e Lombardi indagati, spese pazze in Regione

Rimini. Piva e Lombardi indagati, spese pazze in Regione

Corriere Romagna Rimini. Rimborsi falsi in Regione.  Contestati anche un
sex toy
un soggiorno a
Lampedusa interviste
a pagamento/ Spese pazze, Piva e Lombardi indagati /
La Procura di Bologna notifica 42 avvisi di fine indagine, il reato contestato è peculato.
I consiglieri riminesi si difendono: siamo tranquilli, chiariremo, abbiamo rispettato le regole

RIMINI. “Spese pazze” in Regione.
La bufera giudiziaria travolge il parlamento
bolognese e chiama in causa
i due consiglieri riminesi: Roberto
Piva (Pd) e Marco Lombardi (Fi). Entrambi
si dichiarano tranquilli e in
grado di chiarire tutto. Alle elezioni
del 23 novembre Piva non corre,
Lombardi sì e non fa passi indietro.
La Procura di
Bologna ieri ha notificato
42 avvisi di fine indagine
dell’inchiesta dedicata alle
spese dei consiglieri regionali.
Sono coinvolti
tutti i gruppi e per gli eletti
il reato ipotizzato è quello
di peculato (più un caso
di truffa). Fra le spese contestate,
anche un sex toy,
un soggiorno a Lampedusa,
interviste a pagamento,
viaggi e trasferte di
personaggi pubblici a spese
della Regione e non dei
partiti. Preso in esame il
periodo da giugno 2010 a
dicembre 2011. Sono esclusi
l’ex presidente Vasco
Errani e il candidato
governatore Stefano Bonaccini
(Pd), per il quale
la Procura ha chiesto l’archiviazione. La somma
contestata ammonta in totale
a 2 milioni e 87mila
euro. La porzione maggiore
riguarda il Pd che ha 18
consiglieri indagat i
(940mila euro). Quindi Idv
(423mila), Pdl (205mila euro),
Lega (135mila), M5S
(98mila), Sel-Verdi (77mila),
gruppo misto (27mila),
Fds (151mila), Udc (31mila)
. (…)

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