Un mese fa la Banca Carim ha invitato gli industriali a investire nelle nuove azioni per 28 milioni di euro.
Purtroppo dal mondo imprenditoriale riminese non sono arrivati molti altri contributi.
Il tempo stringe e servono alla svelta risorse necessarie per la ricapitalizzazione da 110 milioni di euro.
Solo con quei 110 milioni si può salvare la banca mantenendola in mani riminesi.
Bankitalia ha chiesto alla Fondazione di presentare un piano dettagliato con un’adeguata copertura finanziaria nel giro di poche settimane.
Provincia, Comune di Rimini e Santarcangelo, Camera di Commercio non hanno avuto più contatti con l’istituto di credito romagnolo dall’inizio del mese scorso.
Per ora il numero di soci della Fondazione Carim è al minimo storico: i membri attuali sono meno di un’ottantina.
Fonte: “Il Resto del Carlino”