Corriere Romagna: Gnassi chiude col botto:
la città è a un bivio
più qualità o è la fine
RIMINI. Non si può dire che il concetto sia nuovo nuovo. Tutt’altro. Però il sindaco Andrea Gnassi lo ha voluto ribadire proprio alla fine del 2012, davanti alle autorità cittadine: il consumo selvaggio del territorio è finito, soprattutto in presenza di 15mila case sfitte.
Come ogni anno, poco prima delle feste natalizie il Comune premia con il Sigismondo d’oro due riminesi illustri (altro articolo a pagina 9): Massimo Tamburini e Guido Lucchini. L’occasione in cui il primo cittadino approfitta per incontrare le autorità cittadine. La location dell’evento non è stata scelta a caso: foyer e Sala Ressi del Galli. Un modo per dire che la ricostruzione del teatro procede e nel frattempo gli spazi aperti vengono utilizzati, le cose succedono, la città non sta ferma. La contestuale mostra dedicata al Masterplan strategico fa il resto. E offre a Gnassi lo spunto per un
ragionamento forse già sentito, ma che magari vale sempre la pena sottolineare con forza.
Per chi non lo sapesse, il Masterplan è un atto d’indirizzo in cui si pianifica la Rimini del futuro: progetti, interventi, strade da seguire. Coniugando tutto con le visioni del Piano strategico e le norme del Piano strutturale. In sintesi: meno cemento e più qualità. Qualità sta per piste ciclabili, aree verdi, strade pedonalizzate, mobilità sostenibile, trasporto pubblico. (…)
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