Sulle protesi al seno difettose e rischiose per la salute l’Ausl riminese sta aspettando un pronunciamento del Ministero della Salute che dovrebbe indirizzare i comportamenti delle varie strutture sanitarie anche in caso di richiesta danni.
Per ora nessun commento ufficiale dall’azienda ospedaliera di Rimini che sta valutando la richiesta di risarcimento avanzata da una paziente 62enne operata in seguito ad un tumore.
Nel 2006 alla donna era stata impiantata una protesi Pip che, dopo qualche tempo, le si era rotta mandando in circolo nell’organismo residui di silicone.
Nonostante la signora si sia sottoposta ad un nuovo intervento chirurgico per asportare la protesi difettosa sostituendola con un’altra, il silicone non può essere più rimosso perché già aderente e troppo diffuso.
Un ulteriore intervento sarebbe devastante.
La 62enne ha riportato un danno permanente e ha avanzato una richiesta di risarcimento all’Ausl di Rimini.
Al momento la pratica è al vaglio dell’ufficio legale.
Fonte: “Nuovo Quotidiano di Rimini”
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