Rita Rocchetti del Nuovo Quotidiano di Rimini: La proposta di Allegrini di dimezzare la paga non piace a nessuno: “Abbiamo annullato anche il rimborso viaggi da 2500 euro” /
“Noi guadagniamo solo 5mila euro al mese” /
I politici riminesi in Regione non vogliono essere additati come spreconi Lombardi (Pdl): “Stipendio già tagliato 3 volte”. Piva: “Non abbiamo diarie”
RIMINI. Dimezzare gli stipendi di consiglieri regionali e parlamentari? Più che una proposta concreta, quella del consigliere comunale piddino Massimo Allegrini, che vorrebbe poi devolvere i risparmi alla scuola Conforti, è secondo i diretti interessati made in Rimini una “boutade”, o nel migliore dei casi una provocazione arrivata in un momento in cui, dopo lo scandalo Lazio, è troppo fa- cile sparare sul pianista.
“Abbiamo gli stipendi più bassi d’Italia”, tuona il consigliere regionale Pdl Marco Lombardi, che non esita a dichiarare la sua indennità mensile: 5mila euro al mese. Punto e basta. E c’è anche chi all’ombra delle due Torri sta peggio di lui. “Un consigliere semplice è sui 4.300 al mese – afferma – mentre io che sono presidente di commissione mi ritrovo 700 euro in più. Ma, ripeto, siamo i meno pagati dello Stivale. In 2 anni ci siamo ridotti le indennità per ben tre volte e i risparmi pari a 2 milioni di euro, li ab- biamo destinati ai terremotati dell’Emilia”. (…)
L’invito a non mettere tutto nello stesso calderone arriva anche dall’assessore regionale al Turismo Maurizio Melucci che percepisce una indennità di 5mila euro netti al mese “cioè un terzo di quanto prendono i colleghi lom- bardi o siciliani” e dalla deputata Pd Elisa Marchioni- con uno stipendio (on line sul sito della Camera) di 4300 euro netti in busta per 12 mensilità. Cui bisogna aggiungere 3.600 euro per i “rapporti con il territorio” ed altri 3500 euro di diaria (che viene corrisposta solo se ci si presenta in aula).
La Marchioni ad Allegrini fa una controproposta: “Piuttosto che trovare a tutti i costi un capro espiatorio perché non destiniamo tutte le risorse reperite dall’evasione fiscale alla scuola e alla sanità?”.
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