Corriere Romagna: Don Renzo: «Abusivi? Cercate chi sta dietro» /
E sulle ronde il prete spiega: «Inutili se poi non si indaga su chi rifornisce la merce» /
Il capo della Caritas: «La solidarietà ha bisogno di legalità ma i venditori in spiaggia sono le ultime ruote»
RIMINI. «La solidarietà ha bisogno di legalità per essere vera». Non concede spazio al buonismo, non è nelle sue corde. Per mandare avanti una struttura complessa e delicata come la Caritas deve puntare alla «concretezza e alla realtà dei fatti». Stessi ingredienti, secondo don Renzo Gradara, servirebbero per contrastare l’abusivismo commerciale. Fenomeno su cui il prete ha una posizione chiara, anche alla luce dei diversi senegalesi e bengalesi che frequentano via Madonna della Scala. «Controlli in spiaggia ad agosto? Davvero inutili se poi non si va a scovare a monte chi sta dietro questi ragazzi. Se lo si facesse, ci sarebbero delle belle sorprese».
Intanto, il fenomeno dei venditori in spiaggia è aumentato?
«E’ quello che si registra a Rimini da anni: stesse modalità, stesse polemiche. Magari la crisi può avere acuito la situazione ma ad esempio, qui da noi in Caritas registriamo il contrario: gli stranieri stanno tornando a casa. Ma posso assicurare, da
maggio è sempre lo stesso copione».
Cosa succede?
«Da maggio si riempiono i cunicoli, i giacigli sotto i ponti ma anche gli appartamenti, per chi se li può permettere, che qui a Rimini non mancano e si danno in affitto. I senegalesi arrivano, i nordafricani anche, gli asiatici. Tutte persone che cercano lavoro e vengono a fare la stagione». (…)