Rimini. Ragazzino annegato, salvataggi indignati: «Servono più bagnini e le moto d’acqua»

Rimini. Ragazzino annegato, salvataggi indignati: «Servono più bagnini e le moto d’acqua»

Rassegna Stampa – Nel mirino l’Ordinanza balneare che prevede il servizio a torrette alternate durante la pausa pranzo

ERIKA NANNI. «Prima o poi la tragedia si sarebbe verificata ed era prevedibile, era solamente una questione di tempo». L’associazione Marinai di salvataggio di Rimini si stringe alla famiglia e ai cari del ragazzo polacco di soli 13 anni annegato mentre era in vacanza a Rimini con un gruppo organizzato. La tragedia, (sulla quale permangono ancora numerose incertezze in merito alla dinamica), secondo i bagnini di salvataggio riminesi è da imputare sì alle condizioni del mare («con onde alte anche 70 centimetri», sottolineano), ma anche alle condizioni di lavoro e agli strumenti del mestiere, «Ci vorrebbero le moto d’acqua – dichiara Maurizio Bardeggia presidente dell’Associazione Marinai di salvataggio – è un servizio che va aggiornato. Non ci sono tempi di intervento tecnico col moscone». (…)

Articolo tratto dal Corriere Romagna

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