Adriano Cespi – NQ di Rimini: Sul social network si era finto una donna. Per il reato di sostituzione di persona è stato condannato a 1 anno e 2 mesi / In carcere 18 mesi, ma è innocente / Riminese di 30 anni accusato di violenze sessuali ed estorsione, ma il giudice lo assolve / Conobbe un 20enne in chat, durante un incontro gli chiese baci ai piedi e masturbazioni
RIMINI. Diciotto mesi di reclusione. Un’eternità per una persona innocente. E sulla quale pende una serie di accuse pesantissime: due violenze sessuali, due estorsioni (una consumata e una tentata), e una sostituzione di persona. Un anno e sei lunghissimi mesi per M.F., 30enne impiegato pubblico riminese, sposato e padre di tre figli, trascorsi in una cella del carcere dei Casetti ad aspettare che, finalmente, la giustizia facesse il suo corso e la verità emergesse chiara. Come chiara è stata l’arringa difensiva dei suoi legali, gli avvocati Piero Venturi e Francesco Vasini, che, forti di una perizia tecnica, e convinti dell’innocenza del loro assistito, hanno chiesto, con forza e convinzione, nell’udienza di ieri, conclusiva del processo, l’assoluzione con formula piena. Almeno per i reati più gravi, come la violenza sessuale e l’estorsione. E così è stato. I giudici del tribunale di Rimini hanno assolto, perché il fatto non sussiste, M.F. Mentre lo hanno condannato a 1 anno e 2 mesi di reclusione per sostituzione di persona. (…)