Chiedono aiuto perché in difficoltà, parroco ripulito di 100mila euro. Due riminesi di 55 e 47 anni accusati di truffa e circonvenzione d’incapace. Denunciati dalla famiglia del sacerdote
ENRICO CHIAVEGATTI – Per una decina di anni – secondo l’accusa – non avrebbero esitato a chiedergli denaro, approfittando della sua innegabile bontà cristiana (da 60 anni indossa la tonaca) accentuata da quella strana malattia che lo spinge a voler dare una mano a chiunque gli chiede un aiuto economico. Di qualunque entità esso sia. Ad approfittare di questa patologia, secondo l’accusa, due riminesi senza scrupoli di 55 e 47 anni, non nuovi a guai con la giustizia per questo tipo di raggiro. Ora i loro nomi dai primi giorni di agosto sono iscritti nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Rimini. Le accuse ipotizzate: circonvenzione di incapace e truffa in concorso. La vittima è un sacerdote 80enne e il fascicolo negli uffici al terzo piano del palazzo di giustizia è stato istruito dopo l’esposto-denuncia depositato dall’avvocato Maurizio Ghinelli. Centomila euro, centesimo più, centesimo meno, la stima della somma che si sarebbero messo in tasca. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna