Il Resto del Carlino Rimini: Le notti ‘calde’ di Ruby in riviera /
Nelle intercettazioni la marocchina parla di quando ‘lavorava’ a Rimini
RIMINI. UFFICIALMENTE, Ruby Rubacuori, la marocchina al centro del processo a Silvio Berlusconi, a Rimini ci arrivò nel gennaio del 2011, con una comparsata al ‘Paradiso’ che si trasformò in un bagarre infernale tra fischi e insulti. In realtà, la ragazzina che ha dimostrato di saperne una più del diavolo, in riviera ci sbarcò molto prima, per «lavorare». E’ lei stessa a raccontarlo a un’amica, nel corso di un’intercettazione telefonica.
NELLA conversazione, le due parlano delle località più appetibili per ‘lavorare’. E sul genere di lavoro, sono abbastanza esplicite. «Domani sera ci devi essere — dice Ruby alla sua interlocutrice — per forza, domani avrò come minimo cinque clienti che comunque dobbiamo fare per diversi orari della serata, cioè torniamo a casa con almeno 4mila euro, e perciò domani ci devi essere per forza». L’altra risponde: «c… buono, ma tu nel periodo dove sei andata a lavorare perchè io non ti ho visto…». E Ruby risponde: «Io sono stata a Rimini, poi sono stata a San Remo, sono stata a Montecarlo e poi sono stata a Dunai». L’altra: «E’ meglio sempre girare, perchè sempre Milano non va bene». Ruby: «No, Milano non va assolutissimamente bene, io sono tornata adesso con 187mila euro da Dunai, se ero a Milano potevo scordarmeli». Ruby, con i giudici sosterrà poi che era una scusa per farsi accompagnare dall’amica,
ma in realtà non c’era alcuna allusione a qualsiasi forma di prostituzione. Una marcia indietro a cui i magistrati non hanno mai creduto. Rimini è stata dunque una delle sue mete, dove avrebbe consumato alcune delle notti in ‘compagnia’ che organizzava con tanta meticolosità. (…)