Nuovo Quotidiano di Rimini: A portare con loro il piccolino furono i genitori di lei, inconsapevoli delle intenzioni della figlia che fu poi denunciata dal marito / Fugge col bimbo di pochi mesi / Giovane lituana condannata ad 1 anno e 8 mesi per sottrazione di minore
RIMINI – Lei lituana, 28enne; lui pugliese, 25enne. Un amore a prima vista, forte intenso, sfociato nel matrimonio e coronato, nel 2007, con la nascita del loro figlioletto. Un anno da sogno. Poi nel 2008 qualcosa succede. La donna (D.V., le iniziali) comincia a lamentarsi di una vita che non la soddisfa e di una città, Rimini, che non sente sua. Così decide di tornarsene in Lituania . E, senza avvertire il marito, a settembre convince i propri genitori a partire col bimbo piccolissimo per una breve vacanza, appunto in Lituania. Ma, all’insaputa di tutti, dopo qualche giorno parte anche lei, per non tornare più indietro. (…) A quel punto il giovane, assistito dal suo legale, l’avvocato Daniela Gregoroni, che lo rappresenterà anche come parte civile, non può far altro che denunciarla ai carabinieri per sottrazione di minore (il bambino aveva pochi mesi di vita). Un’accusa grave che la porterà a processo. E, ieri mattina, dopo sei anni, D.V., difesa dal suo legale, l’avvocato Monica Rossi, è stata condannata dal giudice monocratico, Corvetta, ad 1 anno e 8 mesi di reclusione per il reato di sottrazione di persona incapace. Una sentenza pesante che chiude, così, una storia d’amore bella, vera, intensa, distrutta, improvvisamente, da quell’insostenibile richiamo che sono le proprie radici.
