Andrea Rossini – Corriere Romagna: Per adesso niente sfratto, ma non potrà avere rapporti con i vicini vessati, né condividere gli spazi comuni dentro e fuori la palazzina /
Stalking di condominio, uomo nei guai /
Telefonate notturne, martellamenti, dispetti: il giudice gli impone una misura cautelare
RIMINI. «State tirando un po’ troppo la corda, voi ancora non avete capito con chi avete a che fare». Minacce citofoniche, telefonate “mute” durante la notte, colpi sul pavimento, forse addirittura martellate, mobili trascinati, sguardi torvi all’indirizzo dei figli: la lunga sfilza di dispetti aggressivi alla famiglia che vive al piano di sotto, caso di stalking condominiale, ha indotto il giudice, per la prima volta a Rimini, a emettere una misura cautelare non detentiva nei confronti del vicino molesto. (…) Per non lasciare sola la famiglia il padre ha rinunciato, tra l’altro, a un viaggio di lavoro all’estero. In particolare le telefonate notturne, riconducibili all’utenza del vicino secondo i tabulati, hanno ingenerato timori crescenti. Discussioni, dispetti e rumori molesti erano cominciati nell’agosto 2011. L’atteggiamento del pensionato si è fatto via via più aggressivo e minaccioso, apparentemente senza ragione, a detta anche di altri condomini. L’ipotesi di stalking da condominio era stata illustrata nei giorni scorsi dai carabinieri anche in un incontro all’Itis Leonardo Da Vinci.
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