Corrirere Romagna: Giornalisti, lasciatevi stupire / Affollato incontro ieri a Rimini su informazione e social network / Calabresi e Gramellini applauditi ospiti al teatro Novelli
RIMINI. Giornalisti cinici e annoiati, restate pure a casa: oggi a Rimini ci sono Mario Calabresi e Massimo Gramellini. Se il dibattito su “Informazione e sentimenti nell’era di Facebook” – organizzato per celebrare i 20 anni appena compiuti dal Corriere Romagna – ha ottenuto un risultato, è stato quello di infondere ottimismo nella platea che, numerosa (oltre 500 persone) è intervenuta ieri al teatro Novelli. Grazie soprattutto a direttore e vice direttore de La Stampa i quali, insieme a Lia Celi, Pietro Caricato, Luca Pavarotti e Pietro Caruso, hanno ben raccontato, con gli occhi allenati di chi per mestiere si occupa di farlo, un pezzo di società italiana: quella sempre connessa.
Alcune cose che si potevano imparare dall’incontro di ieri: che il cinismo, nel giornalismo, è in gran parte un leitmotiv. Che i giornalisti romantici sono più diffusi di quel che si pensi. Che dare buone notizie (o essere propositivi nel dare quelle cattive) è utile e costruttivo. Che bisogna costruire una comunità tra lettori e giornali fatta di reciproco ascolto. Che anche parlare di buche nelle strade fa parte di questo dialogo. Che fare il giornalista è un mestiere serio, e non si può improvvisare con un tweet. Che farlo significa saper scegliere. Che per scegliere bene non bisogna mai smettere di studiare.