Patrizia Cupo – Corriere Romagna: Stipendi tagliati, l’Ausl rende 2 milioni /
Cura dimagrante imposta anche al direttore Tonini, che si è “consolato” con l’arrivo di 3mila euro /
Incostituzionale la riduzione del 5 e 10 per cento. Soldi restituiti nella busta paga di dicembre
RIMINI. Oltre a dover fare i conti coi risparmi imposti dalla spending review, ha dovuto restituire nelle buste paga di dicembre scorso quel 5% degli stipendi over 90mila euro tagliato in virtù della legge del 2010 sul risparmio nel pubblico impiego. La stessa che impose anche tagli del 10% per le retribuzioni più alte di 150mila euro lordi annui. Questo, in virtù della pronuncia della Corte costituzionale risalente all’ottobre del 2011 e secondo cui i tagli imposti dalla legge solo su alcuni stipendi sono «incostituzionali». Abbastanza per ordinarne la restituzione.
Già: ma di che cifre si parla? Sugli stipendi del 2011, in virtù della norma sulle paghe d’oro, l’Ausl era riuscita a risparmiare ben oltre 2 milioni. Facile calcolarli: sugli 800 tra medici, dirigenti e amministrativi, oltre il 5% vanta uno stipendio superiore ai 90mila euro lordi annui. Sono poco più di una decina, invece, i dirigenti con retribuzioni più alte di 150mila euro annui. Tra questi, il direttore generale Marcello Tonini. La scure anti-crisi, sul suo stipendio del 2011, ha apportato un taglio di circa 3mila euro facendo “scendere” la retribuzione annuale a 174mila euro, la
più alta tra quelle dell’Ausl. Soldi recuperati dunque nella busta paga di dicembre. (…)
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