Rimini. Trans in coma. Caccia all’aggressore. Corriere Romagna

Rimini. Trans in coma. Caccia all’aggressore. Corriere Romagna

Lucia Paci – Corriere Romagna: Il trans è in coma, caccia all’aggressore /
Le coltellate inferte con una lama di 40 centimetri. La polizia sulle tracce del responsabile /
Ricoverato all’Infermi: ha subito la lesione di un polmone e del fegato. Gli è stata asportata la milza

 

RIMINI. E’ ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Infermi il transessuale accoltellato martedì sera nel suo appartamento di via Santorre di Santarosa, zona di Rimini sud. Ha subito la lesione di un polmone e del fegato, gli è stata asportata la milza e i medici lo mantengono in coma farmacologico, riservando la prognosi. Adesso è caccia aperta al suo aggressore.

Di lui, per ora, si sa soltanto che si tratta di uomo di costituzione robusta, secondo la testimonianza resa alla polizia dal connazionale e coinquilino del trans ferito, W.J.B., in arte Jaqueline, 42enne in Italia da tempo con regolare permesso di soggiorno. La persona ricercata, cliente del brasiliano, ha infierito con un grosso coltello da cucina, con una lama di 40 centimetri, che quasi certamente aveva portato con sé dato che non faceva parte della dotazione della cucina del residence dove risiedono i due stranieri. Per questo gli investigatori della squadra mobile stanno considerando l’ipotesi della premeditazione.

Il fatto è successo martedì pochi minuti dopo le 21. W.J.B. si trovava in casa con il suo coinquilino al quale aveva detto di aspettare un cliente. Infatti, quando quest’ultimo si è ritirato in camera per guardare i nuovi episodi di Dallas, il 42enne lo avrebbe invitato a chiudere la porta. Sarebbe stato proprio il coinquilino ad accorgersi di quello che stava accadendo perché, nonostante il volume alto della televisione, aveva sentito le urla disperate dell’amico che stava subendo l’aggressione. Alla polizia ha spiegato di aver aperto la porta della camera di W.J.B. e di aver visto una scena straziante. L’amico era steso sul letto e l’aggressore, che il testimone dice di aver visto solo di schiena, era seduto a cavalcioni sopra di lui e infieriva con il coltello. Per lo spavento, il coinquilino, anche lui transessuale, ha richiuso la porta ed è scappato in cerca di aiuto. Quando è rientrato in casa con un condomino del residence, l’aggressore era già fuggito e l’amico, seminudo, dissanguato e quasi privo di sensi, era accasciato nel soggiorno dove si era trascinato a fatica lasciando dietro di sè una lunga scia di sangue.

 

 


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