Andrea Rossini – Corriere di Romagna: La truffa del tubo a rischio prescrizione / Oggi a Roma l’udienza decisiva davanti ai giudici della sezione ordinaria della Cassazione / Solo un’eventuale dichiarazione di inammissibilità dei ricorsi eviterà il colpo di spugna
RIMINI. Il tubo “Tucker”, lungi dal rappresentare l’invenzione del secolo (in materia di risparmio energetico), era solo lo strumento di una truffa ideata dai vertici societari dell’omonima azienda riccionese, ideato per ingannare i tanti affiliati e i ben meno numerosi utilizzatori finali. Eppure, sulle responsabilità penali, come spesso capita in Italia, potrebbe arrivare il definitivo colpo di spugna capace di cancellare i reati residui. Undici anni sono tanti, troppi, per arrivare a una sentenza definitiva: e sulla vicenda incombe la prescrizione. Calcoli alla mano, guardando al tempo trascorso dai fatti contestati, gli imputati possono dormire sonni tranquilli e i loro difensori ostentano ottimismo.
Saranno, però, oggi a Roma i giudici della sezione ordinaria della Corte di Cassazione a dire l’ultima parola sulla vicenda. Nel caso in cui i ricorsi presentati contro l’esito dell’appello vengano, infatti, dichiarati inammissibili le condanne saranno confermate e diverranno definitive. In qualsiasi altro caso scatterà la prescrizione. (…)
