Corriere Romagna: Individuato il consorzio di imprese che realizzerà la nuova struttura: Cbr e Ged. Ora si parte. Previsto un investimento da 2,6 milioni di euro /
Via Coletti, ponte chiuso dal 1° marzo /
Nel giro di un mese pronto l’attraversamento per fare andare i ragazzi a scuola
RIMINI. Nuovo ponte di via Coletti, il Comune accende il semaforo verde. Ieri è stato scelto chi lo costruisce, il primo marzo iniziano i lavori e si interrompe la circolazione, nel frattempo si realizza l’attraversamento ciclopedonale e se tutto fila liscio, inaugurazione a fine giugno.
Il fatto. Il ponte che collega da anni Rivabella a San Giuliano (e viceversa) è segnato dagli anni, è stato giudicato pericoloso e pericolante e quindi c’è ben poco da fare: deve essere sostituito. La fase preparatoria è stata accompagnata dalle consuete polemiche, ingigantite dalla scelta originaria di posizionare un ponte metallico a scadenza (dieci anni) e poco bello. Oltre al fatto che per quattro mesi la città avrebbe perso una fondamentale via di comunicazione. Alla fine è stato deciso che il ponte è un ponte vero ed esteticamente apprezzabile, mentre un attraversamento ciclo-pedonale sarà d’aiuto nei mesi di lavorazione.
Pronti, via. Ieri mattina il sindaco Andrea Gnassi e l’assessore ai lavori pubblici Roberto Biagini hanno dato l’ok. La novità. Il consorzio di imprese
composto da Cbr di Rimini e da Ged di Cesena è stato scelto come soggetto vincitore, entro un mese la gara viene aggiudicata e il cantiere consegnato. Dal primo marzo si chiude tutto e il ponte viene buttato giù: 120 giorni di lavoro e si taglia il nastro. Costo 2,6 milioni di euro, è tenuto su da due file di piloni, ha due corsie carrabili e altrettanti percorsi ciclo-pedonali. Prima, però, nel giro di un mese (da oggi) si posiziona un ponte ciclo-pedonale (270mila euro) indispensabile per continuare a garantire l’attraversamento, a cominciare dai ragazzi che devono raggiungere le scuole. Si tratta di una struttura a tre campate, cento metri di luce e 2,5 metri al di sopra del livello dell’acqua. L’intera operazione può contare su 890mila euro di contributo statale. (…)