Andrea Rossini – Corriere Romagna: Vigili riminesi incastrano un giudice /
Magistrato onorario agli arresti per corruzione in atti d’ufficio, falso e abuso d’ufficio /
Sistematicamente annullati i provvedimenti contro il trasporto abusivo di merce degli autisti ucraini
RIMINI. Spediti a Pontebba, in Friuli, spulciando il fascicolo si sono ritrovati tra le mani un falso verbale d’udienza del quale si dava conto della loro assenza e addirittura una sentenza già scritta. Gli agenti della Municipale di Rimini hanno così dato il “la” a un’indagine che ieri ha portato all’arresto del coordinatore dei giudici di pace di Udine. Ieri mattina sono stati loro stessi a notificare all’avvocato triestino Pietro Volpe, magistrato onorario a Udine, l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal tribunale di Bologna su richiesta della locale procura, competente per i reati commessi dalle toghe friulane. E’ accusato di corruzione in atti d’ufficio, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, abuso d’ufficio e violenza a pubblico ufficiale. Secondo l’accusa – in concorso con un giudice di pace di Pontebba (Udine) adesso in quiescenza, di un ex sottufficiale della finanza triestino e di un avvocato di Udine (tutti indagati a piede libero) – avrebbe favorito attraverso l’emissione di decreti di dissequestro autisti di furgoni ucraini che trasportavano abusivamente merce, in particolare, sulla tratta Venezia-Trieste. «Non ho violato la legge, non ho commesso niente di illegale», ha dichiarato agli investigatori (oltre alla municipale riminese ha partecipato all’inchiesta la polizia stradale di Amaro, Udine, e Trieste). (…)
