Corriere Romagna: Bilancio di previsione, il presidente continua la sua battaglia contro la spa che opera in regime di monopolio e distribuisce stipendi da favola /
Vitali: «Hera, aumenti inaccettabili» /
La Provincia gioca d’anticipo: «Non è il momento di mettere le mani nelle tasche della gente»
RIMINI. Ci hanno già provato l’anno scorso a spingere per un aumento delle tariffe: e sono stati bloccati in extremis. Questa volta giochiamo d’anticipo e diciamo subito che non si mettono le mani nelle tasche dei cittadini. Stefano Vitali è il presidente della Provincia e continua la sua battaglia contro Hera e i megastipendi dei dirigenti. Lo ha fatto ieri sera in occasione del dibattito dedicato al bilancio di previsione. Nel 2011 la spa che si occupa di acqua e rifiuti presentò la richiesta di aumentare le tariffe del 3 per cento. Gli enti locali (tramite Ato) riuscirono a opporsi grazie all’incremento della raccolta differenziata e al minor utilizzo dell’inceneritore. Prima che la storia si ripeta, Vitali anticipa quanto proporrà nelle prossime settimane all’interno della Conferenza dei sindaci. Anche perchè Ato locale è stato sostituito dal regionale Atersir. «Mi riferisco alla necessità di evitare alle famiglie rincari tariffari riferiti a servizi erogati da società in regime di monopolio. Non è davvero il momento per mettere le mani nelle tasche dei cittadini inseguendo sogni di gloria in Borsa o per sostenere stipendi fuori scala per amministratori, oltretutto, la cui attività è sempre più svincolata dal controllo degli enti territoriali». A questo proposito è nota la Vitali che si è spinta fino al lancio su Facebook di un gruppo dal titolo eloquente: “Devono guadagnare meno di Obama”. Perchè Obama? Perchè i vertici di Hera hanno stipendi più alti del presidente americano. (…)
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