Rincari bollette, dalla serata di Rf emerge un quadro fosco per San Marino: “Situazione da governo di unità nazionale”

Rincari bollette, dalla serata di Rf emerge un quadro fosco per San Marino: “Situazione da governo di unità nazionale”

Già San Marino viveva un momento difficile per i conti pubblici, con la crisi energetica che sta travolgendo l’Europa la situazione potrebbe precipitare, trascinata verso il baratro dall’Azienda per i Servizi che vive un momento estremamente complicato.

E comunque vada i sammarinesi devono tenersi pronti da una parte agli aumenti delle bollette e dall’altra a sostenere con le casse pubbliche la stessa Aass.

È il quadro a tinte fosche che emerso dalla serata pubblica organizzata ieri sera da Repubblica Futura a Borgo Maggiore su caro vita, energia, tariffe e futuro di Aass.

Ospiti dell’evento Nicola Renzi, Roberto Giorgetti e Andrea Zafferani per Rf, Emanuele Santi di Rete, Pasquale Valentini del Pdcs, Monica Bollini presidente Osla, Enzo Merlini segretario generale Csdl, Francesca Busignani segretario generale Usl.

Il partito di opposizione ha ricordato innanzitutto le richieste avanzate alla maggioranza nei mesi scorsi di portare il tema del caro energia e dell’inflazione galoppante in Consiglio, avanzando anche la proposta di destinare qualche milione per aiutare le famiglie più in difficoltà. “Ma maggioranza e governo non ne hanno voluto sapere” ha detto Renzi.

Zafferani ha quindi riassunto la situazione attuale delle forniture di luce e gas, con l’Aass costretta per il metano ad acquistare ai prezzi di mercato, per poi vedersi rimborsare la differenza tra il prezzo d’acquisto – che oggi viaggia sopra all’euro a metro cubo – e la quota di 0,43 euro al mc fissato dal contratto assicurativo siglato dall’Aass nel marzo 2022.

Inoltre il consigliere di Rf ha messo in evidenza l’anomalia nella legge che istituisce l’Autorità per l’energia: “Come è ora, la norma non consente all’Autorità di agire in autonomia sulle tariffe ma può muoversi solo dopo la richiesta dell’Aass”.

Santi di Rete, sollecitato dal moderatore della serata Davide Giardi, ha quindi spiegato che dopo le comunicazioni ondivaghe dei giorni scorsi, la maggioranza ha incontrato Autorità e governo, chiedendo di non accogliere la richiesta dell’Aass di alzare il costo delle bollette fino al prezzo di mercato ma di tenere conto del rimborso previsto dall’assicurazione di Aass fissando un prezzo medio. “L’Autorità – ha detto Santi – deciderà entro lunedì 14 novembre e lo farà in piena autonomia. Come maggioranza abbiamo dato la nostra opinione alla luce della difficile situazione”.

Enzo Merlini ha sottolineato come in tutta questa situazione sia completamente mancato il coinvolgimento delle parti sociali: “Abbiamo appreso dalla stampa l’annuncio del Segretario e di Aass sul fatto che luce a gas sarebbero aumentati del 100% e passa. Poi abbiamo scoperto che questi aumenti non sono inevitabili, o comunque che se ne può parlare. È un metodo inaccettabile, e in questo il governo non si è differenziato dai predecessori. Anche per questo abbiamo organizzato lo sciopero generale”.

Monica Bollini ha invece portato al tavolo la voce delle imprese: “Le aziende hanno necessità di programmare e questa incertezza non aiuta nessuno. Certo è che la crisi energetica sta investendo tutta l’Europa e San Marino non può pensare di esserne indenne. La situazione è difficile perché, dopo un rimbalzo importante, ci aspettiamo per il 2023 e 2024 una recessione complice l’inflazione e l’aumento delle materie prime”.

Francesca Busignani ha fatto notare che l’aumento delle bollette sia l’ennesimo colpo ai portafogli dei sammarinesi: “Aumenti della spesa, tagli alle pensioni, aumento delle tasse ora le bollette. Sembra che dobbiamo rassegnarci ad impoverirci e nessuno sta portando un piano concreto per invertire la rotta”. Faro puntato poi sulla situazione dell’Aass: “Fino a 12/13 anni fa aveva in cassa decine di milioni di euro. Poi questo tesoretto è stato dilapidato ed ora si prevede che chiuda in rosso di svariati milioni di euro. Vogliamo capire cosa è successo”.

Pasquale Valentini ha sottolineato che la situazione non era prevedibile e che è stata l’ennesima emergenza a cui il governo ha dovuto far fronte in questa legislatura. Quindi una riflessione accorata: “La storia ha dimostrato che San Marino è uscito dai problemi quando ha iniziato a lavorare con serietà, trasparenza e chiarezza. Non ci sono scorciatoie. E purtroppo come politica si tende sempre a posticipare i provvedimenti più impattanti ma sappiamo tutti che servono e che vanno fatti”.

Una riflessione che Merlini ha ripreso, aggiungendo quella che secondo lui potrebbe essere una soluzione: “Per evitare la rincorsa al consenso occorre un governo di unità nazionale, in cui tutti si assumono la responsabilità di affrontare i problemi che sono ben noti”.

“Può essere una soluzione – ha risposto Renzi – ma questo governo con 44 consiglieri ha dimostrato che anche i grandi numeri possono rivelarsi inutili se non c’è una comunione d’intenti”.

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