Rincari bollette luce e gas a San Marino, Repubblica futura: “I cittadini non sono un bancomat”

Rincari bollette luce e gas a San Marino, Repubblica futura: “I cittadini non sono un bancomat”

“Il segretario Lonfernini se la prende con le opposizioni perché non hanno partecipato alla sua serata pubblica. Ci dispiace di averlo turbato, ma avrà pazienza se abbiamo ritenuto di non presenziare all’ennesima occasione in cui il governo ha fatto confusione nelle menti dei cittadini, dando per l’ennesima volta gli ennesimi numeri che non corrispondono a quelli forniti solo pochi giorni o poche settimane prima”.

Lo dichiara Repubblica futura, sottolineando in un comunicato di ritenere “sufficientemente chiaro il quadro che è stato definito in Commissione Finanze alcune settimane fa, nell’audizione svolta con i vertici dell’Azienda dei servizi: ci sono già, dopo quella audizione, tutti gli elementi per valutare la situazione; in ogni caso, sarebbe molto più utile al Paese che il segretario Lonfernini pensasse a ciò che fa lui, visto che ha dato i numeri letteralmente per un mese e che quei numeri impattano direttamente sulla vita dei sammarinesi, piuttosto che preoccuparsi di ciò che fanno le opposizioni o le associazioni di categoria”.
Repubblica futura, inoltre, si dice “soddisfatta del fatto che, grazie anche alla propria attività istituzionale, si sia evitato che le bollette di luce e gas aumentassero del 100 e 130%, cosa che Lonfernini aveva sostenuto a spada tratta!”.
“Il governo deve parlare di meno e fare di più su queste tematiche – rimarca il capogruppo del partito di minoranza, Nicola Renzi – mettendo in campo misure per calmierare l’impatto dell’incremento di gas e luce che, da una prima stima che approfondiremo nei prossimi giorni, per l’energia elettrica ammonta ad un +83% per famiglie che consumano meno e a un +10% per chi consuma di più, con un effetto evidentemente totalmente distorto; cosa a cui si somma un aumento complessivo di oltre il 100% delle tariffe del gas. Cosa aspetta il governo a fare qualcosa?”.
“La decisione dell’Autorità va rivista – commenta il consigliere di Repubblica futura, Andrea Zafferani – rendendo gli aumenti più sostenibili e più progressivi, che siano capaci di colpire chi consuma di più e non al contrario chi consuma di meno. Sul gas, non c’è alcuna ragione per cui si debba pagare il gas oltre 1 euro al metro cubo, quando l’Aass, anche per effetto del contratto assicurativo che hanno firmato, lo paga al netto molto di meno; i cittadini non sono un bancomat! Sono decisioni di natura politica, che impattano su famiglie e imprese in maniera importante, occorre che il governo si prenda la responsabilità delle scelte”.
Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy