Rinnovi contrattuali a San Marino, Csdl: “Un’intensa stagione alle porte”

Rinnovi contrattuali a San Marino, Csdl: “Un’intensa stagione alle porte”

Al tema dei contratti è stata dedicata una parte della 22ª puntata di Csdl Informa, andata in onda la scorsa settimana.

Sulla questione dei rinnovi contrattuali a San Marino, spiega in un comunicato la Confederazione sammarinese del lavoro, per il prossimo 16 marzo è stata convocata l’assemblea dei lavoratori dell’edilizia privata “per illustrare, approfondire e discutere il rinnovo del contratto del settore, firmato recentemente dalle tre sigle sindacali e dalle associazioni di categoria”.

Il rinnovo del contratto del settore dell’edilizia privata “è un testo unico, frutto di un lungo lavoro di redazione che ha richiesto diversi mesi, che mette insieme tutte le normative contrattuali relative all’edilizia privata che si sono susseguite negli anni”.

L’accordo contrattuale, in generale, “è finalizzato a sostenere il settore edile dopo un periodo di grande difficoltà: oltre ad un riconoscimento economico per i lavoratori, sono stati potenziati gli interventi di welfare aziendali con nuovi strumenti, e sono state previste misure a sostegno delle imprese”. Lo stesso rinnovo contrattuale “sarà sottoposto, nella stessa assemblea del 16 marzo 2022, a referendum tra i lavoratori quale ultimo passaggio previsto affinché diventi definitivo, come stabilito dalla legge sulla rappresentatività delle organizzazioni sindacali (legge n. 59/2016)”.

La Federazione competente “si sta attivando altresì per incontrare il governo e le associazioni di categoria che rappresentano le imprese degli altri settori con il contratto scaduto: Aaslp, servizi, commercio, banche, assicurazioni, bar, alberghi e ristoranti”.

Per quanto riguarda il contratto industria, “la trattativa con le controparti datoriali è già partita con incontri preliminari e si entrerà più nel dettaglio nei prossimi incontri“. Questo rinnovo “si colloca in una fase di grande salute per il settore industriale manifatturiero, che ha contribuito notevolmente al raggiungimento di una situazione di pressoché totale occupazione per il genere maschile, nel quale è anche cresciuto il numero dei frontalieri, arrivato a oltre 6.500“. Alcune aziende “hanno reso noto un significativo aumento del fatturato“.

Contestualmente, “vista la difficile situazione internazionale, si stanno verificando problemi nel reperimento di alcune materie prime indispensabili per le lavorazioni industriali e pesa, sia sulle aziende che sui lavoratori e i cittadini, il forte rincaro delle materie prime e delle utenze che ha contribuito a determinare un livello di inflazione che non si registrava da diversi anni”. Di questa impennata inflativa “si dovrà necessariamente tenere conto nei rinnovi contrattuali per tutelare il potere d’acquisto delle retribuzioni dei lavoratori“.

Anche il settore pubblico “rivendica l’apertura del confronto contrattuale con il governo quale datore di lavoro della Pa”. Il contratto “è fermo per la parte economica dal 2010 e per la parte normativa dal 2012”.

Infine, prosegue il confronto con l’esecutivo sulla stabilizzazione dei precari nella Pa: “La Fupi-Csdl chiede al governo il rispetto dell’impegno a raggiungere una soluzione adeguata alla problematica entro il mese di marzo per mettere finalmente fine alla condizione di precarietà in cui versa un numero significativo di lavoratori del settore pubblico”.

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