Risposta a Grandoni. RETE, LSM, Luca Lazzari

Risposta a Grandoni. RETE, LSM, Luca Lazzari

Permetterà lo studio Grandoni srl (d’ora in poi Grandoni) che noi si pensi che abbia causato al paese più danni che altro. E’ un’opinione, ognuno ha la sua, ma un po’ ci stupisce che proprio ora, nel momento in cui i gruppi di potere perdono gli abituali interlocutori politici, chi si era speso per la sostenibilità economica ed ambientale abbia deciso per un repentino cambio di casacca.
Grandoni fa un comunicato politico in risposta a gruppi politici. E’ normale: quando i partiti si limitano a fare da sponda agli imprenditori, la politica la fanno gruppi come il suo.
Quindi non si stupisca Grandoni se diciamo che è parte della campagna referendaria: è lui stesso a confermarlo con il suo comunicato.
Del resto di grandi opere presentate come indispensabili per il futuro economico del paese, Grandoni è esperto: sua ad esempio la costruzione dell’Admiral point, un’opera talmente lungimirante da essere rimasta vuota. Sua la banca CIS, cui il governo ha concesso di non pagare imposte e contributi pensionistici per svariate decine di milioni di euro. Non ci stupiremmo se a conferire i 65 milioni di credito agevolato al polo della moda, a cui lo Stato pagherà l’80% di interessi (in deroga alle leggi vigenti), sarà proprio la banca CIS.
Ci dice Grandoni che è stato l’investitore a coinvolgerlo come general contractor, e come biasimarlo? Lo studio Borletti è abituato a trattare con i politici, altrimenti non sarebbe venuto a San Marino dove per aprire un’attività devi trovare un accordo con un politico anziché confrontarti con leggi uguali per tutti.
Lo dobbiamo confessare: un po’ ci fa sorridere questa coincidenza che l’investitore abbia scelto casualmente Grandoni come partner e terreni dei familiari del ministro al territorio Antonella Mularoni.
I terreni a Rovereta sono un ripiego per stessa ammissione dei Borletti. Loro volevano aprire all’outlet di Ponte Mellini, stavano firmando il contratto quando i proprietari hanno alzato il prezzo facendo saltare l’affare. Chi c’era tra i proprietari? Lo stesso Grandoni.
Strano eh? L’investitore sceglie come partner chi ha contribuito a fargli saltare un affare… come se presti i soldi a uno, quello non te li rende e allora lo scegli come amministratore dei tuoi averi.
In questo stato di cose risulta del tutto superfluo ricordare che a San Marino la figura del general contractor non esiste: è solo uno dei tanti aggiustamenti delle leggi in favore delle richieste dell’investitore…Capiamo che per qualcuno le leggi siano un laccio fastidioso, ma per la gente normale quelle stesse leggi sono l’unico appiglio di giustizia.
Non strumentalizziamo, ci limitiamo a non stare zitti di fronte a queste cose! Se a Napoli Saviano parla di camorra diffusa, è colpa di Saviano o dei camorristi?
Incontrare solo chi condivide le proprie visioni è sintomo di scarsa frequentazione con i principi democratici. Noi avremmo incontrato gli investitori, proprio per rappresentare la nostra contrarietà: voler incontrare solo chi è d’accordo sembra tanto un prodromo per pratiche di ghettizzazione…e l’assenza di anticorpi democratici in politica sta riuscendo anche in questo. Non incolpiamo gli investitori, ma chi non riesce a trasmettere loro il limite del buongusto.
Capiamo la necessità di lavorare per le piccole imprese, costrette per colpa della politica a considerare lo studio Grandoni l’unico faro di salvezza: anche questo è un grande errore della politica, che pagheremo. Noi, per le piccole attività legate all’edilizia soluzioni ne avevamo presentate, partendo dalla valorizzazione dell’esistente. Il governo non ne vuole sapere: vuole grandi progetti, quelli che vanno in mano ai grandi gruppi.
Questo, in un piccolo paese, è pericoloso.
E l’esplosione mediatica messa in campo per questa campagna referendaria sta lì a dimostrarlo.
Saranno i cittadini a decidere, noi rispetteremo ogni scelta che prenderanno.
Grandoni, che non incontra nemmeno rappresentanti istituzionali che non la pensano come lui, farà lo stesso?
Oppure cosa farà se il popolo non sarà disposto a piegare la testa e voterà SI al referendum?
 
Movimento RETE
Liberamente San Marino
Luca Lazzari

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