Risposta di Pier Marino Mularoni a Marino Cecchetti su Banca del Titano

Risposta di Pier Marino Mularoni a Marino Cecchetti su Banca del Titano

I continui interventi di Marino Cecchetti sulle pagine dell’ ”Informazione” sul tema Banca del Titano meritano alcune doverose precisazioni da parte di chi ha ricoperto l’incarico istituzionale di Segretario di Stato per le Finanze e Bilancio nel 2006 anno in cui la vicenda Banca del Titano iniziò.
Ciò che è accaduto fra il 2006 e il 2007 ripete specularmente quanto accade in tutti i paesi normali in caso di operatori finanziari al centro di crisi.
La conclusione nel novembre 2007 della procedura di amministrazione straordinaria della Banca del Titano S.p.A. con l’Assemblea dei Soci che perfezionò tutti gli atti relativi all’integrale ripianamento del disavanzo patrimoniale, alla ricostituzione del capitale sociale e alla nomina dei nuovi organi sociali, ha dimostrato l’efficacia dell’intervento congiunto dello Stato e di Banca Centrale.
E’ stato detto più volte, anche da autorevoli esperti, che gli intermediari bancari per la particolare tipologia di attività svolta non possono essere trattati come un normale operatore economico; questa situazione è ancora più delicata se si tratta di un microstato in cui operano un numero limitato di banche.
Il 2008 sarà probabilmente ricordato come “annus horribilis” della finanza sammarinese e dispiace vedere che un evento con un epilogo positivo per l’intermediario sia strumentalizzato per una demagogia spicciola.
Marino Cecchetti omette di dire che nessuno ha prelevato o addirittura “fregato” denaro dalle tasche dei cittadini che fra l’altro hanno una delle pressioni fiscali più basse del continente europeo.
Vorrei a tale proposito ricordare che nè il sottoscritto nè il Segretario di Stato per le Finanze Stefano Macina hanno istituito tasse di scopo per il salvataggio Banca del Titano.
Una domanda invece è lecita, quanto sarebbe costato in termini economici, d’ immagine più danni diretti ed indiretti, il default di Banca del Titano ? Chi avrebbe ripagato investitori, clienti, lo Stato, il sistema bancario nel suo complesso per i danni materiali e di immagine provocati ? Cosa c’è di diverso fra la crisi di Banca del Titano e la crisi delle finanziarie americane ed europee agli onori della cronoca in questi giorni ?
E’ pericoloso politicizzare una vicenda che di politico ha ben poco ma che ha rilevato la necessità di aumentare la vigilanza prudenziale sugli intermediari e contestualmente ha per la prima volta mostrato come una piazza finanziaria abbia inseti in se anche rischi legati agli operatori sui quali, accertando le responsabilità, lo Stato non può esimersi dall’intervenire.
I governi dal 2006 ad oggi non hanno dato salvacondotti ad alcun dirigente della Banca del Titano ma hanno agito, ritengo con coraggio e senso di responsabilità, per chiudere positivamente una vicenda molto delicata per il sistema finanziario sammarinese.
Ci sono, e la crisi finanziaria internazionale lo sta dimostrando, delle interconessioni fra tutti gli intermediari di un sistema e ritengo sia stato doveroso l’intervento del governo supportato da Banca Centrale, che Marino Cecchetti omette di dire ha iniziato ad operare con il suo statuto odierno ed accresciuti poteri in ambito di vigilanza, proprio durante il periodo nel quale ho avuto la responsabilità istituzionale della Segreteria di Stato per le Finanze.
Se non ritenessi importante un sistema di vigilanza moderno non mi sarei impegnato dal 2002 al 2006 affinché Banca Centrale acquisisse autonomia operativa e gestionale nel settore della vigilanza bancaria.
Marino Cecchetti omette di dire che fino al 2002 il sistema finanziario era retto da una struttura di vigilanza poco consona ad un sistema moderno ed evoluto e con poche garanzie per i risparmiatori (mancanza di regolamenti sulla base di elevati standard europei).
E’ evidente che ci sono ancora passi da compiere come l’istituzione di un fondo di garanzia interbancario ma sono certo che nella prossima legislatura anche questo vuoto sarà presto colmato con buona pace di Marino Cecchetti che spero, in ragione del ruolo che ricopre nel sistema bancario sammarinese, possa affrontare con maggiore equilibrio argomenti che coinvolgono tutti gli intermediari sammarinesi.
San Marino, li 5 ottobre 2008

Pier Marino Mularoni

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