Roberto Ciavatta, Rete, in Consiglio su Banca Centrale, soci bancari, beneficiari effettivi

Roberto Ciavatta, Rete, in Consiglio su Banca Centrale, soci bancari, beneficiari effettivi

Roberto Ciavatta in Consiglio: ISS,
Banca Centrale, banca CIS e il futuro degli istituti sammarinesi

Qualcuno ha
chiesto di fare un’analisi su come mai l‘esito dei referendum sia stata una
bocciatura senza mezzi termini dell’operato del governo. Io vorrei partire reda
qui, riscontrando che durante i referendum ha poco conto fare un’analisi sulla
propria campagna. La gente nei referendum vota nel bene e nel male, quando si
vince e quando si perde, in base alle proprie convinzioni. Forse l’unica cosa
che può fare il governo per evitare che l’esito del voto possa essere contrario
alla sua volontà è quello di rispettare gli impegni che si prende quando, ad
esempio, ci sono delle norme. E le norme, nel caso specifico c’erano e non sono
state rispettate. Nel caso dell’ISS io credo che il problema debba essere
rilevato all’inizio , nel come è nata la nomina dell’attuale Direttore
Generale (Bianca Caruso). Purtroppo dobbiamo dirci e capire che fin quando
le nomine avverranno su spartizione politica dei ruoli, questi saranno gli
esiti.
Fin quando il direttore verrà nominato perché quella posizione in
quel momento spetta ad un partito che si informa con il suo omonimo italiano
per farsi dare una nomina, questo sarà il risultato
. E a me preoccupa non
tanto che adesso si metta in discussione quel nome. Noi lo avevamo messo in
discussione anni e già da tempo avevamo denunciato le pressioni che venivano
fatte (e ben venga che siano denunciate anche da altri). Non vorrei però che
questa nomina venga sostituita da un’altra di tipo politico.
Perché allora
non avremmo capito il problema e allora ci troveremmo di nuovo, tra qualche
tempo, nella stessa situazione. Forse bisogna iniziare a evitare una volta per
tutte di stabilire delle nomine in base alle spartizioni politiche dei nomi
soprattutto all’interno della sanità ma anche all’interno di Banca Centrale.

Qualcuno ha
parlato di  “nuovo metodo” e  di “rispetto delle leggi” credo sia il
caso di fare qualche considerazione. Rispettare le leggi perché c’è una norma
già prima dei referendum che stabiliva un tetto per gli stipendi dei dirigenti
PA. Ma è un tetto strano, alla sammarinese che valeva solo per chi era al di
sotto di quel tetto, e per chi era al di sopra si facevano delle deroghe! Vi
voglio ricordare, ve lo abbiamo sempre riconosciuto come elemento innovativo,
la novità del bando internazionale per la nomina del Presidente di Banca
Centrale. Però anche quello è stato un bando internazionale “alla sammarinese”
dove ci si è ritrovati all’ultimo momento con un nominativo che NON era fra gli
ultimi tre che non era stato presentato ai gruppi…il curriculum di di Grais non
c’era fra gli ultimi tre Poi c’è stata una fuoriuscita ad arte dei nomi che ha
bruciato immediatamente due degli altri potenziali presidenti e a quel punto è
saltata fuori la nomina di Grais vincitore sconosciuto, di cui abbiamo avuto
qualche giorno prima il curriculum vitae.

Quale è
stata la prima cosa che gli è stata chiesta? Di non rispettare la legge sul
tetto stipendi dei 150.000 €! In che modo? Riconoscendogli un ruolo all’interno
della Fondazione Banca Centrale, con tanto di articolo “L’importanza della Fondazione
di Banca Centrale”.  Allora, i Segretari di Stato partecipano alle
convocazioni del Consiglio di Amministrazioni di Banca Centrale: è vero o no
che a dicembre il cda di Banca Centrale aveva ritenuto di chiudere quella
fondazione perché inutile?
Perché oggi dobbiamo dire che quella fondazione
è importante? Solo per dare 70.000€ a Grais e altri 60/70.000€ a Savorelli, il
direttore di Banca Centrale? E anche per lui a ottobre facciamo la modifica
alla legge perché al direttore bisogna dargli di più, diamogli 250.000 lordi.
Ma a Savorelli non bastavano, li voleva netti!

Allora visto
che noi siamo uno stato sovrano cosa facciamo? C’è una legge, non la
rispettiamo visto che ce lo chiede! Allora se gli elementi che in prima fase
noi chiediamo a chi dovrebbe essere preposto ai controlli sono quelli di non
rispettare le norme vigenti, bypassando tutto quello che c’è, è difficile poi
pretendere che quelle norme le rispettino e le facciano rispettare!

Torniamo a
Grais: 150mila euro, 70mila nella Fondazione e poi ha preteso un appartamento
di una metratura più ampia rispetto al predecessore che era di 130 mq lui ha
detto che ne vuole 200. Ha preteso un’auto nuova, una per sé e una per
Savorelli. Questi cosa sono Segretario, benefits o spese di Banca Centrale? Questi
sono elementi che noi abbiamo chiesto
nell’interpellanza e mi auguro che vorrete dire qualcosa, ma mi
auguro anche che l’atteggiamento che iniziamo ad avere di fronte a chi viene da
fuori San Marino  non sia quello di accettare ogni porcheria che viene
richiesta
. Io ricordo benissimo Gentili, l’ex Comandante della Gendarmeria,
che si presentava a Palazzo senza la divisa perché pretendeva, prima di
metterla, di avere il ruolo di Generale. Ma un rispetto, un orgoglio di noi,
delle istituzioni, ce l’abbiamo? Allora un Comandante della Gendarmeria che
pretende una cosa del genere e che non rispetta lui stesso prima di tutto un
corpo militare, e poi le Istituzioni di questo paese va preso per un orecchio e
buttato fuori! Non bisogna attendere, Segretario, che delle premesse di questi
tipo conducano ad esiti differenti!

Quindi
benissimo il bando internazionale, purtroppo però abbiamo avuto una selezione è
stata particolare e avuto l’esito per cui il vincitore di quel bando
internazionale non rispettava i requisiti del bando stesso. Non parlando
l’italiano e quindi richiedendo l’assunzione di un’interprete in Banca centrale
(perché noi in Banca Centrale possiamo spenderli i soldi!). Poi chiamiamo
Savorelli e lui vuole altri due membri perché da solo non ce la può fare perché
forse, dico io, nei primi tempi che aveva il ruolo a San Marino continuava a lavorare
nell’assicurazione da cui è provenuto. E poi alla fine arriva questa nomina,
Grais. Ma Grais, oggi, Banca Centrale , cosa sta facendo, chi è il suo
interlocutore?  Queste son cose che credo siano importanti per
un’istituzione. Con chi parla Savorelli, quali sono i suoi incontri…a me
risulta ad esempio che Savorelli incontri quasi unicamente un unico direttore
di banca, che si chiama Guidi, il direttore di banca CIS. Magari potremmo
chiedere a Savorelli l’agenda dei suoi incontri degli ultimi mesi, perché per
gli altri si fa negare.

Si parlava
prima della necessità di mantenere l’autonomia della Vigilanza, e io sono
d’accordo. Forse una delle uniche cose che una banca sovradimensionata dovrebbe
fare, perché dobbiamo dircelo che Banca
Centrale è sovradimensionata in un settore che anche la settimana scorsa ha
messo in cassa integrazione i propri dipendenti
, e prossimamente lo si
dovrà dire e mi auguro che in questa aula consiliare si possa parlare della
questione banche (e non mi stupirei che lo si farà in comma segreto) e della
necessità della vigilanza che bisogna valutare. E’ vero o non è vero che c’è stata una ispezione in banca CIS? Dove
sono gli esiti di quell’ispezione? Lo vogliamo chiedere a Savorelli o dove sono
gli esiti di quell’ispezione? E chi è il referente di Savorelli?

Il problema
che abbiamo oggi non è solo di Banca Centrale ma di tutto il settore bancario
perché dobbiamo dirci che è sulle banche che si gioca la partita politica. E’
passato un periodo che se non avevi una banca eri uno sfigato, e quindi ogni
potente di questo paese si è fatto la sua banca privata. Negli anni novanta per
arricchirsi, oggi deve combattere per non fallire e quindi aumenta la
cattiveria, perché non stai giocando per qualche soldo in più ma per evitare di
fallire completamente.
Forse ci può essere anche una correlazione tra
quello che succede nelle banche e le indagini che hanno portato l’arresto di
qualche corrotto. Indagini che non hanno condotto all’arresto dei corruttori
ancora in circolazione, e questa è una strana anomalia perché abbiamo
persone che sono state corrotte ma non sappiamo chi siano i corruttori che
quindi sono ancora in circolazione. E, dal mio punto di vista,  trovano
un’ampia gamma di personaggi molto disponibili ad essere corrotti.

Sulle banche
si gioca la partita e noi dovremmo sapere tutto di quello che succede nelle
banche, perché quello che dovremo decidere in quest’aula (e mi auguro che
avvenga qui e non altrove come è sempre accaduto) in base alle informazioni
dettagliate sulla raccolta, sui crediti non performanti, sui crediti d’imposta
che stanno aumentando. In base a questi dati dovremo decidere e dire alla
cittadinanza quale banca è sistemica e quale banca invece non potremo
permetterci di salvare. Si crea allarmismo? Beh, accidenti, cosa dobbiamo fare?
Dobbiamo rimanere a disposizione delle banche senza fare una analisi di cosa si
fa là dentro? Io credo che questo sia un elemento che prima o poi dovremo
affrontare ma mi auguro che venga fatto nel più breve tempo possibile, per
quanto, devo dir la verità, forse  quello che rimane di questo governo non
ha l’autorevolezza di decidere su  questioni di questo tipo. Però quella
delle banche è una questione trasversale che ha a che fare con la tenuta del
nostro paese.

Sul credito
d’imposta dovremo fare un ampio ragionamento, un’ampia verifica sui bilanci
delle banche e sul riporto nei bilanci delle potenziali perdite come se fossero
entrate. Dovremmo far un ragionamento perché ci sono banche che sostengono
di essere in utile perché mettono fra gli utili i soldi che non pagheranno
grazie agli articoli di legge della finanziaria scorsa
che prevedono di
poter rientrare. Tutti questi elementi vanno verificati e dobbiamo decidere
dove possiamo arrivare come Stato e cosa dobbiamo chiedere ai privati e qualche
modifica di legge va fatta anche sulla necessita di impedire che ci siano
ancora schermature all’interno delle banche di San Marino. Ogni Consigliere
può andare in banca centrale, io l’ho fatto, e verificare i nomi dei titolari e
beneficiari delle banche e alcune banche non hanno dichiarato il loro titolare
effettivo, e se saltano, e se magari come socio hanno una società anonima
lussemburghese io credo ci sarà un problema a risalire a chi siano i
responsabili.
Bisognerà fare come il tribunale di Miami che in una causa
contro Luca Minna, colui che da salvatore della patria ci sta portando
l’energia elettrica, sostiene che nonostante il fatto che abbia venduto un
minuto prima del fallimento le quote della propria società, e quindi non fosse più
proprietario di quella società, sia comunque responsabile dei buchi che ha
lasciato con i dipendenti e con i fornitori. Lo dico perché anche qui in
Consiglio abbiamo un personaggio in cui il reato è andato in prescrizione per
una cosa simile e ora ha venduto le quote della sua società all’estero (se non
sbaglio in Ungheria) però la porta della sua società è piena di richieste della
gente che chiede di pagare i debiti. Forse sarebbe il caso che la politica si
preoccupi delle persone che sono rimaste senza soldi grazie a chi si nasconde
dietro al ruolo consigliare.

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