Salute sessuale e riproduttiva per le persone con disabilità, Attiva-Mente: “San Marino su questo e su tanto altro deve ancora fare la sua parte”

Salute sessuale e riproduttiva per le persone con disabilità, Attiva-Mente: “San Marino su questo e su tanto altro deve ancora fare la sua parte”

La riflessione dell’associazione sammarinese in occasione della 16° Conferenza degli Stati Parte della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità

“Alla vigilia della Conferenza che si terrà dal 13 al 15 giugno prossimi – spiega l’associazione Attiva-Mente -, dal Dipartimento Economico e degli Affari Sociali delle Nazioni Unite, esce una dichiarazione in cui si afferma che 1,3 miliardi di persone con disabilità in tutto il mondo si trovano in una situazione peggiore di quelle senza disabilità, in quasi tutti gli aspetti. Occorre fare di più e meglio.

Sono trascorsi più di 15 anni dall’entrata in vigore del Trattato ed in questa fase critica di attuazione, dove il mondo intero è stato bloccato a causa del COVID-19, della guerra in Ucraina, dei disastri legati al cambiamento climatico e delle difficoltà economiche, le radicate disuguaglianze e le ingiustizie hanno solo esacerbato la situazione delle persone con disabilità.

La Conferenza farà il punto sui risultati e sulle sfide nell’armonizzazione delle politiche e strategie nazionali con la Convenzione. Verrà affrontata l’accessibilità digitale per le persone con disabilità, comprese le lacune e le opportunità per promuovere l’inclusione e i diritti delle persone con disabilità. Ci si concentrerà anche sui gruppi sottorappresentati, ovvero quelle disabilità invisibili, oppure tutti quei casi in cui lo svantaggio cresce e si stratifica a causa della compresenza di più condizioni di difficoltà (le cosiddette discriminazioni multiple).

Come al solito sarà la riunione del Forum della Società Civile ad anticipare l’inizio dei lavori; le oltre 100 NGO attese, sono infatti le vere protagoniste di questa kermesse ed a loro è demandato il compito di fare gli onori di casa della stessa Conferenza, la quale non è altro che uno spazio inclusivo per condividere esperienze vissute, buone pratiche e per mobilitare le azioni su scala internazionale, attirando circa 1.500 delegati e osservatori da oltre 180 Paesi, cui si uniscono figure dei Governi, parlamentari, entità delle Nazioni Unite e numerose istituzioni nazionali per i diritti umani.

E per la prima volta nella sua storia, la Conferenza affronterà questioni riguardanti i servizi di salute sessuale e riproduttiva per le persone con disabilità, un argomento che per determinati aspetti per tanti è ancora tabù. Sul Diritto alla sessualità e all’affettività per le persone con disabilità, infatti, c’è ancora tanto da esplorare a livello culturale, sociale e politico, come se fosse per loro un mondo interdetto.

Ricordiamo che su questo specifico argomento, Attiva-Mente, che anche quest’anno ha deciso di seguire la Conferenza da remoto, ha promosso e presentato al Consiglio Grande e Generale un’Istanza d’Arengo.

Non solo, l’associazione comunica che, con ogni probabilità, organizzerà una serata pubblica di approfondimento su questo tema a fine luglio.

La Convenzione ha spostato la nozione di disabilità come esperienza umana, non come caratteristica intrinseca, e riconosce che la disabilità deriva “dall’interazione tra persone con menomazioni e barriere attitudinali ed ambientali che ostacolano la loro piena ed effettiva partecipazione alla società su base di uguaglianza con gli altri.” Questo approccio basato sui diritti ha favorito molti cambiamenti in molti paesi, i quali hanno promulgato leggi andando a regolamentare tutta una serie di contesti, al fine di renderli egualmente accessibili anche per le persone con disabilità, incluso il superamento in termini anche culturali, di quella sorta di rifiuto nell’immaginario comune dei bisogni sessuali ed affettivi delle persone con disabilità, che si fonda su reticenze, silenzi e pregiudizi.

San Marino su questo e su tanto altro deve ancora fare la sua parte”.

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