San Leo. Un anno fa la grande frana

San Leo. Un anno fa la grande frana

Rita Celli – Il Resto del Carlino: FRANÒ’ UNA PARETE DI 150 METRI: ORA IL PAESE HA SCONFITTO LA GRANDE PAURA / «Dopo un anno siamo ancora senza casa» /
San Leo, quattro famiglie sfollate: «Speriamo di rientrare nelle abitazioni entro giugno»

ERANO le 18.15 del 27 febbraio
2014: quel boato nessuno se lo dimenticherà
più. Una parete di oltre
150 metri (oltre 300mila metri cubi
di roccia) crollò ai piedi della
rupe di San Leo, sotto gli occhi
terrorizzati della gente.
(…)

A un anno di distanza dallo
schianto, il paese è tornato alla
normalità. La caserma e le scuole,
inizialmente chiuse, sono state
riaperte. Ma ancora quattro famiglie
di anziani ultra ottantenni, vivono
ancora da sfollati. «Pensavamo
di rientrare dopo pochi mesi
nelle nostre abitazioni – racconta
Luciana Masi – e invece ne sono
trascorsi dodici e siamo ancora
qui. Sparsi in appartamenti del
centro storico, vicini ma ancora
impossibilitati a tornare a godere
della tranquillità di prima di un
anno fa. Le autorità ci sono vicine
e li ringraziamo. Ma speriamo
che entro giugno possano dirci di
tornare a casa».
Gli sfollati, e tutti i leontini, attendono
con trepidazione l’arrivo in
paese del presidente regionale Stefano
Bonaccini e del ministro
dell’Ambiente, Gianluca Galletti,
lunedì pomeriggio, per la prima
volta insieme a San Leo. A Palazzo
Mediceo, infatti, si terrà un incontro-
conferenza con autorità locali,
provinciali, regionali e nazionali,
militari e religiose, con tecnici
e responsabili, per parlare delle
condizioni della rupe.
(…)

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