San Marino Oggi: Delle 10mila conservate ancora nessun utilizzo a San Marino
Sono tra le 8 e le 10mila circa, le sacche di cellule staminali
conservate, o meglio crioconservate a San Marino nelle biobanche.
Una cifra notevole e raggiunta in pochi anni, da quando cioè è stata
aperta la prima struttura a Rovereta. E da quando questo tipo di
conservazione autologa è stata avviata, ancora nessuna sacca è stata
scongelata per un utilizzo clinico.
A spiegarlo è l’Authority sanitaria a cui deve arrivare la
comunicazione nel caso di un utilizzo. In realtà è anche un fatto
positivo, che sta a sottolineare fortunatamente che non c’è stato
bisogno di ricorrere
all’utilizzo delle cellule staminali raccolte principalmente dal cordone
ombelicale, per curare patologie spesso serie. Attualmente in
Repubblica sono ben tre le strutture autorizzate ad operare e solo due
al momento fanno la crioconservazione di cellule staminali. Si tratta
del Bioscience Institute
e dell’Isf (In scienza fides). La terza struttura, che ha ricevuto il
nulla osta alla costituzione nel 2011 (la delibera è la numero 11 del 2
maggio 2011) per ora infatti non fa crioconservazione ma nell’oggeto
sociale (modificato con la recente delibera numero 36 dle 25 febbraio
2013) si
legge che “il prelievo di cellule staminali potrà avvenire anche presso
altri centri, strutture sanitarie ed istituti di ricerca esterni al
centro, sia in territorio della Repubblica che all’estero. (…)
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