Giuseppe Oddo di IlSole24Ore: I distretti vent’anni dopo. Come cambiano i poli del made in Italy / Le cucine di Pesaro alla sfida dei mercati / Doppio banco di prova per i prossimi anni: internazionalizzazione e passaggio generazionale
Doppio banco di prova per i prossimi anni: internazionalizzazione e passaggio
generazionale Il cuore dell’industria italiana del mobile da cucina, che ha
trasformato un manufatto strumentale in un pezzo d’arredamento, batte nei pochi
chilometri che separano Pesaro da Montelabbate. È qui che sono insediate le
varie Scavolini, Berloni, Febal. (…)
… nel 2009, è arrivata la recessione ed è cambiato tutto.
Le aziende esportatrici, finaziariamente solide e con una struttura di costi
leggera hanno, chi più chi meno, incassato il colpo. Le aziende indebitate,
appesantite dai costi e poco presenti all’estero sono entrate in sofferenza.
Febal e Berloni hanno pagato il prezzo più alto della crisi.
La prima è stata acquistata, proprio nel 2009, da una società di San Marino.
Armando Ferri, il fondatore della Febal, ne ha ceduto il ramo d’impresa e i
debiti di funzionamento alla famiglia Colombini, 180 milioni di fatturato
aggregato nel 2011. Spiega Emanuel Colombini, 34 anni, amministratore delegato
di un gruppo che conta ormai 900 dipendenti: «Abbiamo trasferito nello
stabilimento di Pesaro tecnologie e fasi di lavorazione come la verniciatura in
precedenza affidate a terzi. I marchi Febal e Rossana, con cui abbiamo
accresciuto il nostro export e su cui abbiamo investito in ricerca,
comunicazione e rinnovamento dei punti vendita, hanno chiuso lo scorso anno con
20 milioni di ricavi».
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