San Marino. Aborto: approvato l’ordine del giorno di Manuel Ciavatta, Dc

San Marino. Aborto: approvato l’ordine  del giorno di Manuel Ciavatta, Dc

San Marino. Il Consiglio Grande e Generale dopo le votazioni sulle cinque istanze d’Arengo (3 approvate e  2 respinte), approva un ordine giorno contro l’aborto (27 contro 25) presentato dal consigliere Manuel Ciavatta del Partito Democratico Cristiano Sammarinese.

ORDINE DEL GIORNO (sottoscritto anche da PDCS, AP, NS e Nicola Selva)
Il Consiglio Grande e Generale
Considerando il valore della vita umana, quale diritto essenziale per l’esercizio di ogni altro diritto da parte della persona;
Valutando l’importanza di affiancare e dare sostegno concreto alle donne e alle famiglie durante tutto il periodo di gestazione del figlio nascituro, con particolare attenzione alle situazioni più problematiche, in cui si versi in difficoltà socio-economiche o per la diagnosi di malformazioni del feto che richiedano grande impegno alla famiglia per la crescita della prole;
Valutando la necessità di chiarire la normativa attuale per le situazioni in cui una gravidanza possa mettere a grave rischio la vita della madre ed il diritto alla sua salute ed integrità fisica;
impegna il Governo
ad aggiornare la normativa secondo i seguenti indirizzi:
–        tutelare il diritto alla vita del figlio concepito fin dal suo inizio;
–        tutelare la vita della madre ed suo il diritto alla salute ed integrità fisica, nel caso di grave pericolo per la vita della donna che porti a termine la gravidanza o affronti il parto, grave pericolo attuale e non altrimenti evitabile, che deve essere accertato e rigorosamente documentato da medici dell’Istituto Sicurezza Sociale. In questa situazione, l’intervento medico o la terapia che causi, come conseguenza secondaria, la morte del concepito è consentito, garantendo comunque alla madre la libertà di scegliere di rinunciare a favore della vita del nascituro, e non si configura come aborto volontario, ma come intervento a tutela della vita della madre, senza ricadere nei casi previsti dagli articoli 153 e 154 del codice penale;
–        valutare l’aggravamento delle sanzioni penali per coloro che compiono atti di violenza sessuale sulle donne;
–        promuovere l’opera della associazioni di volontariato, favorendone la presenza all’interno dell’Istituto per la Sicurezza Sociale a supporto dei servizi ospedalieri e sociali già presenti, e definendo convenzioni e sinergie con i servizi sociali delle realtà limitrofe a supporto delle madri in gravidanza, al fine di creare una rete di aiuto e sostegno, per le situazioni di maggiore necessità economica, psicologica e sociale;
–        modificare la normativa a maggior sostegno delle famiglie e delle madri in gravidanza anticipando l’erogazione dell’assegno famigliare al momento dell’accertamento della gestazione e corrispondendo un assegno di mantenimento in caso i cui versino senza sufficienti mezzi economici;
–        estendere e migliorare gli istituti normativi di protezione sociale dei minori nella famiglia naturale ed in quelle affidatarie ed adottive, allo scopo di favorire i percorsi di affidamento e di adozione, anche in considerazione dell’accoglienza già garantita al neonato non riconosciuto da entrambi i genitori, e  dell’attuale tutela della privacy della donna che non voglia riconoscere il figlio;
–        individuare ulteriori strumenti di sostegno a favore della maternità.

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