Arrivano diverse reazioni a seguito della definizione dell’Accordo di Associazione con l’Ue.
Le forze politiche sammarinesi prendono la parola per commentare il perfezionamento del negoziato.
Partito dei Socialisti e dei Democratici
Il Partito dei Socialisti e dei Democratici giudica un successo per la Repubblica di San Marino la conclusione del lungo negoziato di Associazione.
Quello che il trattato sulla Unione Europea definiva in una specifica dichiarazione all’Articolo 8 (“L’Unione terrà conto della situazione particolare dei paesi di piccole dimensioni territoriali che intrattengono con l’Unione specifiche relazioni di prossimità”) si sta tramutando in realtà.
L’Unione Europea ha davvero riconosciuto, attraverso l’adattamento delle regole che garantiscono le quattro libertà cardine del Mercato Unico, la specificità degli unici paesi che ancora non avevano raggiunto uno stretto rapporto con l’Unione Europea. Come anticipato infatti, il ritiro dal negoziato del Principato di Monaco, non ha compromesso i lavori di San Marino e di Andorra nel raggiungere la conclusione tecnica dell’Accordo più vasto e articolato mai raggiunto da Bruxelles con un piccolo stato: nemmeno gli accordi del Liechtenstein e dell’Islanda, aderenti allo Spazio Economico Europeo, si pongono allo stesso livello.
Lo status di paese associato non rappresenta l’entrata nell’Unione Europea, non ne sancisce né gli obblighi, né le guarentigie, ciononostante il livello di integrazione della Repubblica, a pieno titolo e senza distinzioni, nel Mercato Unico Europeo, costituisce un obiettivo a lungo ricercato: esso significa fine delle discriminazioni per i lavoratori, per le imprese ed i loro prodotti, per le banche, per gli studenti ed i professionisti. Finalmente le capacità di San Marino e dei suoi cittadini si estendono ad un territorio migliaia di volte il nostro.
Il PSD esprime oggi grande soddisfazione, alla luce del sostegno e del contributo da sempre assicurati dal partito per il raggiungimento di questo obiettivo, anche su posizioni in passato minoritarie nel paese.
Quando l’accordo sarà in vigore il Paese volterà pagina, e spetta a tutti noi confermare nei fatti le opportunità che si apriranno.
Il PSD lotterà per questo ma anche per un ancor maggiore riconoscimento di San Marino all’interno della UE, al fine di far valere anche la sua forza politica e non solo quella economica, lo faremo già da subito cercando di moltiplicare le occasioni di confronto tra il Consiglio Grande e Generale ed il Parlamento Europeo.
In ogni caso, non sfugge a nessuno che tale risultato già da tempo non era più solamente una opportunità, ma proprio una necessità: una economia votata alla produzione ed alla esportazione, un sistema bancario introflesso e decimato dalle crisi dell’ultimo quindicennio, nonché l’entrata nell’era del debito pubblico internazionale, rendono indispensabile la partecipazione europea, la sua riconoscibilità, il suo marchio di garanzia di rispetto delle regole e di apertura ad un mercato di oltre 400 milioni di persone.
Non è solo una questione economica ma di posizionamento strategico e politico, di coerenza della azione diplomatica con i propri valori di democrazia e stato di diritto, che trovano nella inclusione europea la loro naturale espressione esterna.
Tale è anche il giudizio della Repubblica Italiana, come confermano le parole pronunciate nella visita ufficiale del Presidente Mattarella: “Un progetto, quello di integrazione europea, che appare oggi ancor più indispensabile a fronte di sfide globali – che i singoli Paesi da soli non sono in grado di affrontare – sino al drammatico ritorno della guerra in Europa, con la barbara aggressione della Federazione Russa all’Ucraina.
Proprio in questi giorni, San Marino è impegnata nelle fasi decisive del negoziato con l’Unione Europea per un Accordo di Associazione che le assicuri l’accesso ai benefici di una integrazione con le regole dell’Unione Europea. Un negoziato che richiederà certo scelte lucide e coraggiose. Un’occasione storica sia per l’Unione sia per la Vostra Repubblica.
L’Italia è al Vostro fianco in questo processo, nella convinzione che San Marino sia parte significativa della grande famiglia europea.”
Un plauso quindi al Segretario di Stato Luca Beccari per la dedizione e la determinazione dimostrate in questa legislatura, in cui sono state confermate le volontà anche delle ultime tre legislature e della stragrande maggioranza delle forze politiche.
Partito Democratico Cristiano Sammarinese
Una giornata destinata a rimanere nella storia della Repubblica di San Marino. Ieri a Bruxelles il vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo, le relazioni interistituzionali e le prospettive economiche Maroš Šefčovič ha ufficializzato la ratifica dell’Accordo di Associazione con l’UE. Siamo di fronte ad un passaggio epocale, che segna un punto di svolta nella vita del nostro Paese. L’accordo prevederà la partecipazione di Andorra e San Marino al mercato interno dell’UE e la cooperazione in altri settori politici ed economici. Nel settore dei servizi finanziari, San Marino otterrà un accesso progressivo al mercato interno, sempre nel rispetto delle normative UE.
Questo significa crescita, sviluppo e un’importante affermazione sul panorama europeo. L’Accordo copre anche altri settori cruciali come ricerca, educazione, ambiente, cultura. Inoltre, istituisce un quadro istituzionale efficace e coerente, con la Corte di Giustizia Europea, per garantire l’equità e il rispetto delle regole. È un grande passo verso una collaborazione più stretta e fruttuosa con i nostri partner europei. Il primo pensiero, in queste ore, va naturalmente a tutti coloro che hanno reso possibile il concretizzarsi di un traguardo così importante: il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Luca Beccari, che ha condotto l’iter negoziale dandovi una decisiva accelerazione e contribuendo a superare ostacoli e difficoltà che avrebbero potuto pregiudicarne la prosecuzione; l’intero staff della Segreteria di Stato per gli Affari Esteri per il lavoro svolto con professionalità, dedizione ed efficacia; il Governo, la maggioranza e tutte le forze politiche che, ciascuno nel proprio ruolo, hanno sostenuto con convinzione e lungimiranza la definizione del negoziato quale obiettivo ormai imprescindibile per assicurare alla nostra Repubblica sviluppo e prosperità.
Questo percorso, cominciato circa dieci anni fa con l’allora Segretario di Stato Pasquale Valentini, ha visto il Partito Democratico Cristiano Sammarinese impegnarsi, con senso di responsabilità e continuità, per promuovere attivamente il confronto con la cittadinanza, le parti sociali ed economiche, le associazioni di categoria e i sindacati, al fine di una autentica condivisione di tutte le scelte con l’intero Paese, nelle sue diverse componenti. Tutto questo ci ha permesso di definire un accordo unico nel suo genere. Un accordo che non ci è stato imposto dall’alto, ma che San Marino ha scelto con convinzione e fermezza, che consentirà una maggiore integrazione nel mercato di riferimento europeo, pur senza determinare una perdita di sovranità e senza l’imposizione di vincoli stringenti, al pari degli Stati membri. Ormai da anni San Marino parla la stessa lingua dell’Europa in moltissimi settori: finalmente potremo compiere un ulteriore passo in avanti, affinché gli oneri che siamo chiamati a sostenere siano affiancati da altrettanti vantaggi e benefici. Pensiamo alle nostre aziende, ma anche ai nostri giovani, che finalmente vedranno riconosciuti gli stessi diritti e potranno accedere alle medesime opportunità dei loro coetanei europei. Di fronte al grande risultato ottenuto tuttavia, il PDCS rimane fortemente consapevole delle sfide e gli impegni che da qui ai prossimi mesi saremo chiamati ad affrontare.
Come ricordato giustamente dal Segretario Politico, Gian Carlo Venturini, l’Accordo di Associazione non è un punto di arrivo, ma di partenza. Il cammino che abbiamo intrapreso non si esaurisce oggi, ma si protrarrà necessariamente nella prossima legislatura, nel segno della massima continuità. Sarà il prossimo Governo a ricevere il testimone e, quindi, a dover dare attuazione ai contenuti dell’Accordo, a mettere in campo tutte quelle azioni e quegli interventi strategici per accompagnare il cambiamento. Questo vorrà dire saper dare impulso e assecondare, con modalità e tempistiche sostenibili ed efficienti, le esigenze di adeguamento e recepimento normativo concordato con l’Europa, affinché quel processo di integrazione possa concretizzarsi nel modo migliore possibile, con benefici immediati e tangibili per tutta la cittadinanza, le famiglie, le imprese. Sarà un lavoro impegnativo, che richiederà molti sforzi, ma sapremo essere all’altezza. Una priorità assoluta da porre in cima all’agenda delle forze politiche che vorranno dare vita alla futura maggioranza.
San Marino, 12 dicembre 2023