Un progetto che mette al centro il benessere organizzativo all’interno della Pubblica Amministrazione.
E’ quello avviato dalla Segreteria di Stato per gli Affari Interni e la Funzione Pubblica e la Direzione Generale della Funzione Pubblica
Ad illustrare nel dettaglio il funzionamento del progetto, è il Direttore della Funzione Pubblica Avv. Canti.
“Il progetto si colloca nel solco degli interventi ed iniziative previste nel recente Accordo Governo-Organizzazioni Sindacali per il rinnovo del Contratto Collettivo di Lavoro del Pubblico Impiego ed è finalizzato a perseguire il benessere fisico, psicologico, sociale e motivazionale dei lavoratori. Rispetto alle indagini condotte negli anni precedenti, la Direzione Generale della Funzione Pubblica ha deciso, attraverso la collaborazione con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e con la UOS Sorveglianza Sanitaria, di svolgere una più approfondita analisi nell’ambito delle politiche ed azioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Nello specifico sarà svolta una valutazione dell’esposizione dei lavoratori a rischi di natura trasversale quale il rischio dello stress da lavoro correlato.”
Aggiunge Canti: “Numerose indagini confermano la diffusione e la maggiore esposizione al rischio di stress lavoro-correlato rispetto ad altri rischi per la salute e la sicurezza. Lo stress lavoro correlato risulta cruciale nell’incidere negativamente sulla performance e nel creare ed amplificare la disfunzione organizzativa.
Il quadro normativo italiano e l’Accordo Quadro Europeo dell’8 ottobre 2004 individuano lo stress di lavoro correlato come uno dei rischi oggetto di valutazione ed adeguata gestione. Nonostante l’assenza di una normativa specifica a San Marino sul tema, si è ritenuto opportuno intraprendere questa ulteriore valutazione per garantire una maggiore tutela dei lavoratori. Questo percorso rappresenta al contempo, un’opportunità per sviluppare una cultura sulla prevenzione del rischio SLC, promuovendo un percorso di consapevolezza e miglioramento generale.”
Prosegue Canti: “In accordo con l’RSPP della Pubblica Amministrazione, la DGFP ha deciso di adottare, ai fini della strutturazione del progetto, la metodologia proposta dal Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro e Ambientale dell’INAIL. Si tratta di un metodo basato su approcci e procedure scientificamente fondate e sviluppato attraverso una fitta rete di collaborazioni internazionali e nazionali. La metodologia INAIL permette di effettuare la valutazione del rischio SLC secondo un percorso valutativo e gestionale validato, declinabile sui bisogni specifici della realtà organizzativa. Il progetto vede il coinvolgimento e la partecipazione attiva e integrata dei lavoratori e delle figure della prevenzione, come i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza.”