San Marino. Alessandra Burschi: “Ho accettato di diventare dg dell’Iss, ma non per lo stipendio”

San Marino. Alessandra Burschi: “Ho accettato di diventare dg dell’Iss, ma non per lo stipendio”

Direttore generale Iss, Bruschi “Se ho accettato il posto a San Marino non è certo per lo stipendio”

Un paio di mesi fa aveva suscitato un vivace dibattito fra la cittadinanza la notizia dei premi di risultato erogati al comitato esecutivo dell’Iss, oltretutto in un momento di forte sofferenza per il Paese a causa dell’emergenza sanitaria, e con una campagna vaccinale che stava partendo con enorme ritardo. (…)

Il direttore generale Iss, Alessandra Bruschi, sottolinea che “ci stiamo piano piano ci stiamo avvicinando a una pianificazione molto simile a quella di un’azienda sanitaria in Italia” e spiega che la legge della dirigenza medica n. 139 del 2018 “ha definito cosa vuole dire essere dirigente, assumere delle responsabilità e ha riconosciuto dal punto di vista economico queste responsabilità, introducendo dei criteri tabellari: oltre stipendio fisso si prevedono due grandi voci, posizione, ovvero livello di responsabilità e risultato/premio”. (…)

Sorprendenti i dati che espone sugli stipendi di altre cariche dell’Iss: “Fa sorridere che le persone che lavorano sotto di noi prendano più di noi. Ho qui i dati del 2020: 30 dirigenti prendono 300mila euro, 30 tra 90 e i 100mila (più del direttore sanitario e amministrativo) e il restante prende leggermente di meno. Il problema non è pagare meno i nostri medici – è giusto pagarli bene perché non riusciamo ad attrarli a San Marino – il problema è che tipo di premi e obiettivi assegniamo a tutta la struttura, perché a raggiungere gli obiettivi non è solo il comitato esecutivo, ma tutta la squadra. Per quanto riguarda me, io faccio parte del bando nazionale dei direttori e per esserci devi avere titoli, esperienza, un determinato curriculum e solo alcuni riescono ad entrare”. Porta poi l’esempio della sua posizione: “Il mio stipendio a maggio in Italia era di 109mila euro lordi e avevo rinunciato a un posto di direttore amministrativo e l’anno prima ne prendevo 150.000. Sicuramente ho accettato non per lo stipendio”. (…)

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino

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