La Repubblica di San Marino sta affrontando a Strasburgo l’esame Moneyval per uscire dalla procedura rafforzata, propria dei paesi che non sono considerati affidabili in quanto a lotta al riciclaggio.
Moneyval, dopo la bocciatura del dicembre 2008, aveva rinviato il giudizio appunto al settembre 2009 chiedendo che nel frattempo il governo sammarinese provvedesse a migliorare la legge sull’antiriciclaggio, regolamentasse con legge le intercettazioni, le fondazioni, l’anonimato societario.
Sull’ anonimato societario è stato portata in Consiglio una legge ossimoro, cioè contradditoria al suo stesso interno, come dire, anonimato trasparente. Per le fondazioni nulla in Consiglio Grande e Generale.
Insomma i governanti ed i politici sammarinesi paiono aver privilegiato il mantenimento dell’attuale stato di degrado nella conduzione dello stato (oltre 500 società anonime, 500 immobiliari, 50 fiduciarie e un numero di fondazioni del tutto secretato) anche a rischio – Dio non voglia! – di una nuova bocciatura Moneyval.
Vedi articolo specifico di Marino Cecchetti pubblicato anche su L’Informazione di San Marino.
- Ancora cemento sul Parco Ausa a Dogana
- Gabriele Frontoni, ItaliaOggi, sulle questioni in sospeso fra Italia e San Marino