Roberto Ciavatta interviene su L’Informazione di San Marino prendendo lo spunto da quanto dichiarato da Giuseppe Maria Morganti, leader storico del Partito dei Socialisti e dei Democratici, in
un articolo su La Stampa circa quanto accaduto in questo Paese dopo il 1980, con l’arrivo di tanti capitali sospetti: ‘ il 60-65 per cento evasione fiscale, il 25 malavita, il 10 corruzione ‘.
San Marino adesso è sotto attacco:
dall’Italia,
dall’Europa,
dal Mondo.
Scrive Ciavatta: ‘ Quando capiremo che l’unico modo per non ricevere più questi attacchi è mettersi in regola, non dare più protezione a chi ci usa per scopi al limite della legalità?
Ora, in un gioco delle parti, l’opposizione accusa il governo di non ottenere abbastanza dagli accordi che è costretta a firmare, la maggioranza finge invece di star facendo una specie di miracolo.
La verità è che adesso nessuno avrebbe potuto fare diversamente da quanto fatto: inchinarsi, scusarsi e adeguarsi!
Non avrebbero fatto meglio i ‘compagni’ di Morganti, Stolfi e Andreoli (cioè la ‘sedicente sinistra’ che siede al tavolo del Pdl). ‘
Secondo Ciavatta ‘ la verità non detta, per l’interesse reciproco delle coalizioni …., è che si sarebbe potuto fare qualcosa di più solo se i responsabili, PDCS e PSS, non si fossero dimenticati per 30 anni che se potevano prendere per i fondelli la popolazione, fare altrettanto a livello internazionale era pericoloso: prima o poi i conti si pagano!‘