San Marino alle olimpiadi, intervista al capo missione Federico Valentini: “Siamo sereni e carichi”

San Marino alle olimpiadi, intervista al capo missione Federico Valentini: “Siamo sereni e carichi”

Il Capo Missione è il più alto in grado di una spedizione olimpica, è un manager, un tecnico, un agente di viaggi, un organizzatore e spesso, nel silenzio, dopo cena e prima del sonno diventa psicologo, confidente e amico degli atleti.

Per Tokyo 2020 il Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese ha scelto Federico Valentini, ex pallavolista con lo storico oro di San Marino 2001 nel palmares, poi dirigente della stessa federvolley e ormai da alcuni anni nell’orbita dei manager scelti dal CONS. Già alla guida della delegazione sammarinese ai Giochi Europei di Baku 2015 e Minsk 2019 assume per la prima volta il ruolo ad un’Olimpiade succedendo ad Andrea Benvenuti (Rio2016) e Christian Forcellini (Londra2012).

È un perfezionista ma saper infondere serenità a chi lo circonda è forse la sua dote migliore e nonostante ciò che si legge e si sente dire a proposito delle Olimpiadi di Tokyo 2020 quando lo raggiungiamo spiega: “Sta andando tutto piuttosto bene, certo, si avverte la situazione di emergenza e il peso dei controlli continui e pressanti, i tamponi quotidiani, le notifiche che ci arrivano tramite app o il plexiglass davanti al volto quando si cena, non aiutano a dimenticarci che cosa c’è la fuori, ma devo ammettere che le cose stanno andando meglio di come avremmo potuto prevedere”.

 

Federico Valentini

 

L’avvicinamento alla Cerimonia d’apertura di domani serve soprattutto a prendere confidenza con il Villaggio Olimpico residenza degli atleti, con le distanze dagli impianti, con i mezzi di trasporto e con le esigenze organizzative: “siamo arrivati nel momento del boom -racconta Valentini- quando quasi tutte le delegazioni raggiungevano Tokyo e le file ai controlli superavano le tre ore. Non bisogna allarmarsi, ci vuole tempo e tanta pazienza. Prima il controllo dell’accredito, poi quello dei tamponi fatti nei giorni precedenti, poi l’attivazione dell’app per il tracciamento, un tampone rapido subito all’arrivo, i controlli doganali e la conferma del pass. Ci vuole un po’ ma si fa tutto. L’organizzazione -racconta Valentini- ha predisposto due app, una per il tracciamento che come l’italiana Immuni controlla contatti e spostamenti grazie a GPS e bluetooth e una per il caricamento dei referti dei tamponi e dei controlli della temperatura. Ad alcuni ancora non funzionano ma l’organizzazione cerca di superare il problema con grande spirito di collaborazione”.

La delegazione sammarinese risiede al Villaggio Olimpico insieme a tutti gli atleti di tutto il mondo: “sono alloggi nuovissimi e ben arredati, anche i famosi letti in cartone di cui tanto si è sentito parlare in realtà sono comodi e sia io che i ragazzi stiamo riposando piuttosto bene. Non abbiamo il servizio di pulizia della camera per evitare il contatto con personale estraneo ma rifarsi i letti da soli non è un problema! Qualche problema invece ce l’abbiamo con i mezzi di trasporto, purtroppo sono affollati e spesso in ritardo ma ci aspettiamo che l’organizzazione riesca a sistemare in tempi brevi questi problemi”. 

Nel frattempo gli atleti si preparano alle gare, prendono confidenza con gli impianti e soprattutto con gli oltre 35 gradi giapponesi: “il campo di tiro dove gareggeranno Alessandra Perilli Gianmarco Berti è piuttosto lontano dal Villaggio, in pullman ci vuole più di un’ora -racconta Valentini- ma è un impianto nuovo e molto bello, se devo trovargli un difetto dico la mancanza di zone d’ombra, lì si sfiorano i 40 gradi! La piscina è meravigliosa, Arianna Valloni nuoterà in un impianto fantastico, unico. Unica e soprattutto storica è anche l’impianto in cui si terranno le gare di judo, la palestra dove il judo è nato. E’ un luogo sacro! Myles Amine invece ancora non ha visto il campo di gara, lui, insieme alle nazionali americana e serba di lotta si sta allenando fuori Tokyo, in un training camp organizzato per avvicinarsi al meglio alle gare. Sarà con noi per la Cerimonia d’Apertura e poi dopo il 31 agosto”.

Il capo missione, o chef de mission, per dirlo nella lingua dei cinque cerchi, sfilerà domani sera, 23 luglio, insieme ai “suoi” atleti nello splendido Olympic Stadium di Tokyo quando a San Marino saranno le 13. Davanti a tutti ci saranno Arianna Valloni e Myles Amine, scelti dal CONS come portabandiera. In tribuna le autorità sammarinesi, i Capitani Reggenti Gian Carlo Venturini e Marco Nicolini e il Segretario di Stato per lo Sport Teodoro Lonfernini arrivati questa mattina in Giappone: “la vicinanza delle autorità fa sempre piacere -conclude Valentini- non sappiamo ancora se i ragazzi riusciranno ad incontrarli di persona o ad accoglierli nel villaggio, ma sappiamo che sono con noi come con noi è il nostro Paese”.

 

Alan Gasperoni

 

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